“Camina, guerrero, camina / Por el sendero del dolor / Y la alegría”. Lo immaginiamo così, sulle note di una delle ultime composizioni di Caparezza. Cammina Gigi Fresco, in questo momento di apparente tranquillità, con la mente probabilmente divisa tra le note vicende che l’hanno coinvolto e il pensiero al campo: “Faccio lunghe camminate e sbrigo le telefonate che ho in coda. Trattative? No a quelle ci pensano i miei collaboratori”.
Vuole parlare solo di calcio, giocato e di quello che verrà: 24 punti per la Virtus, la sua creazione con due piedi nei play off e ad ogni anno che passa ambizioni sempre più serie. Del sogno serie B invece non è ancora il periodo per parlarne, ma ne siamo certi, prima o poi arriverà anche quel momento.
Mister come sta la squadra?
Bene, tutti i ragazzi si sono vaccinati, c’è ancora qualche positivo, ma la situazione sta tornando sotto controllo. Abbiamo fatto più di 10 giorni di pausa, voluti per far smaltire a tutti il covid, ed evidentemente questa scelta è servita.
Giusto fermarsi quindi?
Sì, e credo sia difficile tornare in campo al 23 gennaio, mettiamola al 50% la probabilità di giocare.
Soddisfatto della vostra prima parte di campionato?
A parte qualche rimpianto iniziale, la squadra si è ripresa bene. Puntiamo come sempre prima di tutto a salvarci e poi a giocare i playoff da protagonisti.
Ora come si riparte?
Siamo fermi praticamente da un mese con gli incontri ufficiali. E per forza di cose abbiamo dovuto cambiare preparazione atletica: ci son state delle pause estive che son durate meno.
Il mercato della Virtus invece a cosa punta?
Prima di tutto a sfoltire la rosa, e poi abbiamo delle richieste per Pittarello: è un suo desiderio andare in una piazza importante, vediamo se riusciremo ad accontentarlo. Se va via lui, arriverà un sostituto, stiamo provando a far tornare Manfrin, ma soprattutto puntiamo al pieno recupero di Nalini e Zarpellon.
Si dovesse giocare, la prossima sarà il derby col Legnago. Come li vedi?
Il Legnago è una bella squadra, sul livello della nostra. Hanno avuto sfortuna con gli infortuni e commesso qualche errore di troppo in difesa, dettato forse dell’inesperienza. Spiace per Colella che è un allenatore preparato, e rivedo con piacere Serena che era stato esonerato proprio qui al Gavagnin, l’ultima volta.
Potesse scegliere, chi ruberebbe dalla loro rosa?
Sicuramente Juanito Gomez.