Fino al 31 ottobre, nel salone clienti di Agsm Aim in lungadige Galtarossa, 8, fa tappa la mostra “Fotografia al Buio”, un’esposizione unica nel suo genere che presenta una ventina di scatti realizzati da persone ipovedenti e non vedenti. Le opere sono frutto di un corso fotografico realizzato dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti di Verona, condotto dal fotografo Sergio Maria Visciano e sostenuto dal Gruppo Agsm Aim. I sette partecipanti al corso – Silvia Cepeleaga, Giorgio Gagliardi, Angela Gianesella, Mattia Grella, Paolo Lizziero, Maurizio Turra, Laura Veronesi – hanno scelto individualmente i propri soggetti e le modalità di ritratto della realtà, producendo immagini suggestive che raccontano diversi aspetti delle persone e della città di Verona. Il percorso alterna viste architettoniche e storiche della città scaligera con altre di tipo naturalistico del fiume Adige e dell’abitato di Montorio caratterizzato dalla presenza di acque di risorgiva, con ritratti in studio di una modella, una statua bronzea di Cangrande della Scala e un cesto di frutta che evoca un’atmosfera caravaggesca. Non solo la campagna fotografica, ma anche l’esposizione è stata pensata nel segno della massima accessibilità: si è rivolta un’attenzione particolare alla modalità di stampa per renderla fruibile a tutti gli spettatori, affiancando alle stampe di tipo tradizionale la tecnica delle litofanie tattili che propongono dei rilievi delle immagini riprese. Inoltre, per alcuni oggetti, sono stati proposti elementi stampati a mezzo di stampante 3D. Infine, è inoltre fornito ai visitatori un codice QR con la descrizione audio del progetto. “Quando abbiamo ricevuto la proposta di diventare partner di questa iniziativa ci siamo chiesti come fosse possibile che delle persone cieche e ipovedenti potessero frequentare un corso di fotografia”, spiega il presidente del Gruppo Agsm Aim Federico Testa, “ma quando abbiamo capito l’importanza di questo progetto, abbiamo accettato con entusiasmo di farne parte”.