Il tempo stringe, “noi non dobbiamo farci stringere troppo”, sospira un forzitalista della prima ora. “Questo è il momento di pensare per bene e di prendere la decisione migliore”.
Dove andare? Fino a una settimana fa, prima della scelta della Lega di appoggiare Sboarina, il partito di Ferro e Melotti aveva votatoun ordine del giorno, nella “notte di Grezzana”. Il “no” a Sboarina era allora deciso e sembra comunque complicato, adesso, tornare sui propri passi. “Ilmatrimonio con Sboarina non ha funzionato” osservano in Forza Italia. “In realtà siamo stati estromessi da tutto, basta pensare alle nomine in Consorzio Zai dove è stato “sabotato” Melotti a vantaggio del candidato del Pd”.
Arsenico e vecchi veleni che riaffiorano, la politica è anche questa. La domanda di oggi è tuttavia un’altra. “Può la decisione della Lega cambiare l’orientamento di Forza Italia?”. Domanda lecita se rapportata all’idea dell’unità del centrodestra, vagheggiata da tutti e considerata conditio sine qua non di una possibile vittoria. “Se stiamo uniti, per gli altri sarà dura batterci”, questo il mantra elettorale.
Ma basterà per far tornare indietro Forza Italia? “La porta è aperta” diceva giorni fa Federico Bricolo, gran cerimoniere della Lega. E proprio ieri, Sboarina aggiungeva: “Spero che Forza Italia rompa gli indugi e resti in gruppo, anche perchè il dialogo non è mai stato interrotto”.
Sì, insomma, Lega e Fratelli d’Italia strizzano l’occhio a Forza Italia, nel tentativo di restare uniti e presentarsi alla sfida elettorale con numeri confortanti. Perchè è chiaro che Forza Italia con Tosi sposterebbe un bel po’ l’asse, anche al di là dei numeri accreditati al partito di Berlusconi. E renderebbe più incerto il “testa a testa” per poi sfidare al ballottaggio Damiano Tommasi, considerato pressochè sicuro.
Insomma, sono giorni decisivi, per delineare il futuro e capire quali saranno le forze in campo. La sensazione è che all’interno di Forza Italia continui a dominare ora la corrente, decisamente più numerosa, che non vuole pensare a rinnovare la fiducia a Sboarina. Ma esiste pure la voce che lo ritiene, comunque, la scelta migliore, nella prospettiva di tornare a Palazzo Barbieri. Dove anche i numeri di Forza Italia (6,7,8 per cento?) potrebbero diventare decisivi.