Finanza, trasporti e infrastrutture, rivoluzione industriale 4.0 ed economia digitale ma anche geopolitica, sicurezza energetica europea con un focus sull’oil&gas e le sfide globali che dovranno affrontare la cooperazione internazionale e il business, dall’Atlantico al Pacifico. Sono i macro-temi del XII Forum Economico Eurasiatico, il vertice organizzato dall’Associazione Conoscere Eurasia, Roscongress e Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo in programma il 24 e il 25 ottobre (Palazzo della Gran Guardia. Attesi circa 60 speaker internazionali tra politici, diplomatici, istituzioni e top manager delle aziende sistemiche di Italia, Europa e Unione Economica Eurasiatica (Ueea, l’alleanza di integrazione commerciale tra Russia, Bielorussia, Kazakistan, Armenia e Kirghizistan che vale un mercato di oltre 180 milioni di abitanti), in un confronto che coinvolgerà anche fondi di investimento, delegazioni commerciali provenienti da 40 Paesi e una platea composta da oltre mille aziende nazionali ed estere. Presenti per il Governo italiano il ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola (24 ottobre, ore 9.00) e il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli (25 ottobre, ore 11.00). Al Forum Economico Eurasiatico, in agenda anche accordi commerciali nel settore del gas naturale liquefatto, con uno dei più grandi produttori russi pronto a siglare due contratti di fornitura e componentistica con alcune imprese italiane del settore per un valore complessivo che supera i 2,5 miliardi di euro. “Il Forum è l’unica piattaforma internazionale di dialogo e di connessione del business da e verso l’Unione Economica Eurasiatica, che rappresenta il mercato di congiunzione naturale verso la Cina – commenta l’ideatore dell’evento Antonio Fallico, presidente dell’Associazione Conoscere Eurasia e di Banca Intesa Russia -. In uno scenario geopolitico dominato da un’incertezza cronica e da un rallentamento della crescita dell’economia globale che non risparmia alcun Paese, da Ovest a Est, – prosegue Fallico – occorre ripensare e recuperare la cooperazione con un’area non solo strategica ma anche vitale per le imprese italiane ed europee. Il Forum Economico Eurasiatico, quindi, vuol essere una spinta in favore non solo della reciprocità commerciale ma anche di quella imprenditoriale. In Russia, ad esempio, l’Italia è solo 15^ tra i Paesi investitori: un ranking notevolmente più basso rispetto a quello occupato dal Belpaese nell’interscambio commerciale, dove occupa la 5^ posizione al mondo”. Sul fronte delle presenze, la prima giornata del XII Forum Economico Eurasiatico (giovedì 24 ottobre), oltre al ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola, prevede in apertura gli interventi di: Federico Sboarina, sindaco di Verona, Sardor Umurzakov, ministro degli investimenti e del commercio estero dell’Uzbekistan; Romano Prodi, presidente della Fondazione per la collaborazione tra i popoli. La. Sessione speciale (ore 10.00) per Igor Sechin, presidente e ceo di Rosneft, ed Emma Marcegaglia, presidente Eni, che si confronteranno sulle sfide del mercato mondiale del petrolio e sulle opportunità del settore. I lavori proseguiranno nel corso della giornata con, tra gli altri: Alfred Von Liechtenstein, chairman International Peace Foundation; Veronica Nikishina, ministro del Commercio della Commissione Economica Eurasiatica; Grigory Rapota, Segretario di Stato Russia-Bielorussia; Frank Schauff, ceo Association of European Businesses; Aleksander Shokhin, presidente Unione industriali e imprenditori della Russia; Marco Alverà, ad Snam; Elena Burmistrova, direttore generale Gazprom Export; Fares Kilzie, chairman Creon Capital; Leonid Mikhelson, presidente Management board Novatek; Mehmet Ogutcu, chairman Bosphorus Energy Club della Turchia e Marco Tronchetti Provera, vice presidente esecutivo e ceo Pirelli & C. Le conclusioni della prima giornata sono affidate a Mehdi Sanai, Ambasciatore dell’Iran in Russia e ad Antonio Fallico.