Ecco come cambierà l’area di forte Santa caterina dopo che l’amministrazione Tommasi ha corretto il progetto originario dell’Amministrazione Sboarina che prevedeva grandi capannoni come giacimenti culturali per le opere d’arte conservate nei musei e non esposte.
Il nuovo progetto prevede meno edificazioni, più verde, un’area a parco e housing sociale con alloggi per persone disabili. Il progetto è stato finanziato con fondi del Pnrr che rischiavano di andare perduti per cui è stato necessario correggere il tiro in tempi rapidi. In dettaglio la delibera approvata pochi giorni fa spiega che è emersa l’esigenza di rendere più coerenti le funzioni previste nell’ambito dell’intervento con il “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – PinQuA”, che prevede una nuova configurazione degli spazi e, in particolare: migliora la connessione tra gli spazi dedicati al social housing e i servizi;riduce l’impatto plani-volumetrico previsto, rendendo il progetto più coerente conl’ambito sub-urbano ed il relativo contesto; individua nuove funzioni che rendono l’ambito maggiormente fruibile e incentrato su obiettivi di valorizzazione naturalistica, agricola, sostenibilità ed inclusione sociale; restituisce la centralità del Forte Santa Caterina nel progetto degli spazi aperti e del parco pubblico.
Vengono inseriti edifici di nuova costruzione nell’area dell’ex caserma: un Polo Social Housing residenze, 20 alloggi; Polo Inclusione: fattoria didattica; Ciclo ostello, Asilo nido comunale; Centro diurno per l’assistenza sul territorio e integrativo di eventuali interventi di assistenza domiciliare per persone con gravi disabilità fisiche e/o motorie; Polo Food KM0 con attività legate alla ristorazione (tavola calda che abbia in parte gestione degli orti); un mercato coperto per vendita di prodotti a KM0 delle aziende agricole del veronese; una cucina sociale (in stile co-housing); Polo della Conoscenza: aule studio/ doposcuola, biblioteca comunale, laboratori di sperimentazione; Polo dei Mestieri e delle arti: aule laboratori per mestieri legati all’artigianato (es. falegnamerie, ceramica, arti visive …).
Il finanziamento complessivo concesso dal ministero per i lavori è di 22 milioni 800mila euro con i fondi europei per la Rigenerazione urbana Next Generation EU.
Il progetto prevede tre lotti, così suddivisi.
Lotto I: restauro del Forte di S. Caterina; Lotto II suddiviso in due stralci: demolizioni e poi opere di urbanizzazione, verde e spazi aperti e costruzione di nuovi edifici a destinazione servizi ed attrezzature collettive a livello urbano ed attività complementari connesse con le funzioni pubbliche. Lotto III: costruzione nuove unità abitative, centro servizi per accoglienzasoggetti fragili ed attività complementari connesse con le funzioni di interessepubblico.