Forte San Procolo, il recupero è realtà "L'obiettivo è quello di restituire ai cittadini aree che migliorano la qualità della vita"

Il progetto di recupero di Forte San Procolo è stato presentato ufficialmente alla città. Negli spazi del Poligono di Tiro a segno in via Magellano, proprio limitrofo all’area del Forte, si è svolta l’assemblea pubblica per illustrare alla cittadinanza il programma d’intervento complessivo.
Il progetto, che il Comune ha depositato in questi giorni al Demanio, è stato esposto dal vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici insieme agli assessori alla Pianificazione urbanistica, al Bilancio e Rapporti con Unesco, al Patrimonio.
Presenti anche il presidente del Poligono di Tiro a Segno Riccardo Sartor e la presidente della commissione consiliare temporanea Arsenale.
Nello specifico, il piano di tutela e promozione, realizzato dall’assessorato alla Pianificazione urbanistica in sinergia con gli Uffici Unesco, riguarda: pulizia complessiva degli spazi interni ed esterni, per rendere accessibile e disponibile l’area ai cittadini; creazione di una concreta fruibilità del Forte da parte dei vicini quartieri Navigatori e Saval; coinvolgimento di associazioni per la gestione iniziale della struttura, con l’uso temporaneo dell’interno dell’edificio per l’organizzazione di visite guidate.
Forte San Procolo si prepara quindi ad essere vissuto dalla città. A cominciare dal grande polmone verde, più di 70 mila metri quadrati di area tra i quartieri Saval e Navigatori, per poi passare agli edifici coperti. Il compendio militare, attualmente in concessione al Comune per un anno, in attesa del trasferimento definitivo da parte del Demanio, come richiesto dall’amministrazione, può finalmente iniziare il suo percorso di recupero e valorizzazione.
L’obiettivo dell’amministrazione è quello di rendere accessibile l’area esterna il prima possibile, già dalla prossima primavera, intervenendo subito con i lavori di disboscamento e pulizia del verde che al momento si trova allo stato incolto. Sono previste un’area giochi per i bambini, un teatro all’aperto, un’area cani e una parte boscata da conservare e potenziare in virtù della biodiversità che il Forte custodisce, fatta di un’ampia gamma di specie di flora e fauna.
Per questa prima fase, l’amministrazione impegna circa 300 mila euro, necessari per rendere l’area accessibile, vivibile e sicura.
“L’obiettivo è quello di intervenire per il recupero di aree degradate e abbandonate, per restituirle alla città, contribuendo ad accrescere la qualità di vita dei residenti – ha detto il vicesindaco Zanotto-. Per questo ci siamo impegnati per accelerare i tempi e giungere il prima possibile all’assegnazione del Forte da parte del Demanio. Intervenire nella sistemazione del monumento e dell’area circostante significa, anche, lavorare sugli aspetti viabilistici di pertinenza, mettendo in sicurezza gli ingressi e le aree di accesso al Forte”.

Traguardi: “Perchè non fare lo stesso col Circolo Ufficiali?”

“Siamo molto felici dell’assegnazione temporanea, che speriamo diventi definitiva tra un anno, di Forte San Procolo al Comune, da tempo sosteniamo la grande importanza del verde urbano e di costruire itinerari culturali al di fuori delle zone ad alta densità turistica: questa è un’occasione più unica che rara di riqualificazione storica e per migliorare la vivibilità di un’area residenziale importante di Verona”, esordisce Giacomo Cona, responsabile per la terza circoscrizione di Traguardi.
Aggiunge Tommaso Ferrari, consigliere comunale: “un’ultima domanda per l’amministrazione, infine: se è possibile chiedere al Demanio (ed ottenere) beni da riqualificare e valorizzare, perché non si segue la stessa strategia anche con il circolo Ufficiali a Castelvecchio? Se il comune ha le idee chiare ed una vera strategia complessiva per una città riqualificata e valorizzata nei suoi numerosissimi tesori nascosti la comunichi e la applichi. Se, come temiamo, si tratta solo di proclami ed annunci, saranno i veronesi a giudicare l’ennesima delusione firmata Sboarina & co”.