Il trasferimento di Forte Procolo al Comune ha ricevuto la prima importante approvazione. L’Agenzia del Demanio del Veneto e la Soprintendenza hanno dato parere favorevole al passaggio di proprietà del compendio. Ora manca solo la firma da Roma, alla quale si lavora da agosto dello scorso anno, quando erano stati fatti i rilievi per la stesura del progetto complessivo di riqualificazione del forte. Nel frattempo, al tavolo regionale, il Comune ha ottenuto il permesso di poter iniziare la pulizia dell’area fortificata che si trova a ridosso dei quartieri Navigatori, Saval e rione Catena. Si dà così il via, ancor prima di avere ‘in mano’ il forte, all’opera di valorizzazione con il supporto di Amia e delle associazioni che hanno già un patto di sussidiarietà con il Comune. Un lavoro che dovrà essere minuzioso per rispettare il manufatto militare.
Quattro le fasi di realizzazione della riqualificazione di Forte Procolo. Un primo stralcio preliminare, da attuarsi nel triennio 2021-2023, per l’acquisizione del Forte, la rimozione della vegetazione infestante, così come la pulizia degli spazi verdi, delle mura e delle coperture in terra.
Con la seconda fase potrà essere progettato e realizzato il giardino pubblico vero e proprio, nella zona sud verso viale Colombo. Previste un’area giochi per i bambini, un teatro all’aperto, un’area cani e una parte boscata da conservare e potenziare in virtù della biodiversità che il Forte custodisce, fatta di un’ampia gamma di specie di flora e fauna. Dopodiché nel triennio 2023-2025 saranno avviati gli interventi di messa in sicurezza, restauro architettonico e adeguamento statico delle quattro mura traverse. E completati gli ultimi lavori sugli spazi aperti. Il quarto stralcio prevede, infine, l’ultimazione del recupero della corte interna, del varco di accesso, della galleria fucilieri e del terrapieno difensivo.
“C’è grande soddisfazione per l’esito positivo del tavolo operativo regionale, che accelera il percorso per il passaggio di proprietà del forte – ha detto il vicesindaco Zanotto -. Una volta che il trasferimento sarà avvenuto potremo partire con la valorizzazione vera e propria del compendio, per restituirlo alla città che potrà usufruire delle aree verdi ma anche riscoprire un vero e proprio patrimonio architettonico e storico.Ora attendiamo quanto prima l’ok dal Demanio nazionale”.
“Un passaggio decisivo verso la ‘presa’ del Forte, per il quale abbiamo già avviato il processo di valorizzazione e investito la somma di 1 milione e mezzo che sarà diluita nella programmazione – ha detto l’assessore Toffali -. Verona è letteralmente una città fortificata, ne stiamo conoscendo dettagli e particolari grazie anche allo studio affidato all’Università di Pavia. Una ricchezza di monumenti difensivi che non ha paragoni, basta pensare che Verona conta ben 27 manufatti militari appartenenti alla seconda fila difensiva, mentre sono 16 in tutta la provincia”.
“Visto il momento storico che stiamo vivendo, e l’esigenza di avere spazi all’aperto fruibili dalla cittadinanza, abbiamo chiesto in via anticipata di poter iniziare la pulizia del verde – ha concluso l’assessore Segala -, ancor prima di sottoscrivere il passaggio di proprietà. Chiameremo a raccolta le associazioni che già collaborano con il Comune e, ovviamente, Amia affinchè si inizi a ripulire tutto gli spazi esterni quanto prima. Questo permetterà di entrare nel vivo del processo di riqualificazione che abbiamo studiato nei minimi dettagli. Un percorso iniziato nel 2019, con le visite guidate e le giornate di pulizia, che ci ha portati fino a questo grande traguardo”.
L’intervento del Pd
“L’unico atto formale per la riqualificazione di Forte Procolo è contenuto nell’emendamento 425 al bilancio di previsione 2021 proposto dal sottoscritto e accolto dalla giunta pochi giorni fa. Con esso si inserisce l’intervento nel programma di mandato dell’amministrazione, che prima semplicemente non c’era.
Si fa pertanto fatica a credere alle buone intenzioni dell’amministrazione per un pronto recupero dell’area. Il fatto che il bene non sia ancora formalmente di proprietà comunale non impediva all’amministrazione di sviluppare per tempo delle progettualità per cominciare a restituire alla cittadinanza l’uso di questo bene.
La verità è che anche su questa vicenda la maggioranza è andata a rimorchio delle iniziative della minoranza e dei cittadini che in forma auto organizzata sono stati i primi a strappare il forte dal degrado a cui la disattenzione del Comune lo aveva condannato. Basti dire che fino a due anni fa la giunta riteneva Forte Procolo irrecuperabile, mentre oggi ne decanta l’eccellente stato di conservazione. L’unica consolazione è che la giunta sembra aver abbandonato l’intenzione di trasformarlo in una pizzeria…”.