“C’è stato un problema di comunicazione interna ed esterna durante le proteste di Torino, che abbiamo superato”. Così Gianluca Cocco, managing director di Foodora per l’Italia, intervenuto a Cuore e Denari su Radio 24 in merito alle proteste scoppiate a Torino in seguito all’introduzione di una modalità di pagamento “a consegna” e non più su base oraria e chiarisce: “Foodora riesce ad assicurare più di due consegne all’ora, per cui con 40 ore al mese si riescono a guadagnare circa 630 euro netti. Utilizziamo il contratto più tutelante del settore, che altri player non utilizzano. Foodora paga contributi Inps, assicurazione per infortuni Inail, oltre a farsi carico di un’assicurazione che copre i collaboratori nel caso in cui questi facciano dei danni a terzi durante l’attività.”. Cocco ha anche aggiunto che Foodora, già presente a Milano, Torino, Roma e Firenze, sbarcherà a Bologna, Verona e «in un altro paio di città entro la fine dell’anno”.