«Non è vero che, come ha affermato qualcuno, sono trecento anni che la destra non esprime un intellettuale. La destra di intellettuali ne ha, eccome! Ma purtroppo spesso e volentieri vengono oscurati dal ‘mainstream’ di chi vuole imporre una cultura globalista» Nelle parole di Lorenzo Fontana, vicesegretario federale della Lega, il motivo dell’organizzazione da parte dell’associazione “Reazione Identitaria” di un evento che nonostante il caldo ha richiamato oltre un centinaio di persone al loungebar di Boscomantico.
L’evento era la presentazione del libro sull’ex presidente americano Ronald Reagan, scritto da Gennaro Sangiuliano, direttore del Tg2 e, appunto, intellettuale di destra.
“L’ottimismo con cui Reagan risvegliò l’America dopo la crisi degli anni settanta e il post Vietnam merita delle riflessioni, quanto mai attuali” ha spiegato Sangiuliano, lasciando intuire quanto oggi servirebbe un Ronald Reagan in Italia.
“Se oggi gli anni ottanta del novecento sono ricordati come una stagione di benessere e prosperità economica lo si deve proprio a quella spinta di ottimismo di pragmatismo e modernizzazione che Reagan seppe imprimere agli Stati Uniti e di conseguenza alle nazioni industrializzate dell’Occidente, ribaltando uno schema sulla storia vecchio al suo tempo, portando idee innovative e una ventata di libertà attuali ancora oggi”.
“Artefice sul piano culturale e ideologico della rivoluzione conservatrice e antistatalista, Reagan è il presidente degli Stati Uniti che sconfisse il comunismo sovietico e vinse la guerra fredda senza sparare un colpo” ha ricordato nel suo racconto Sangiuliano, citando la “lady di ferro” ed ex primo ministro inglese Margareth Thatcher. “Per questo si è guadagnato un posto nella storia” ha concluso il direttore del Tg2, già autore delle biografie su Putin, Hillary Clinton, Donald Trump e Xi Jinping.
Moderato dal parlamentare della Lega Vito Comencini, l’evento è stato organizzato dall’associazione “Reazione Identitaria” e ha visto la partecipazione dell’ex Ministro alla Famiglia e alle Disabilità Lorenzo Fontana: “Servono idee chiare, capire bene da che parte della storia si è, quali sono i valori da difendere e avere coraggio” ha detto Fontana nel suo intervento. “Non abbiamo bisogno del politicamente corretto. E lo dico facendo autocritica perché purtroppo troppo volte all’interno del centrodestra vengono elette persone che poi si adeguano al politicamente corretto. Noi siamo politicamente scorretti perché pensiamo che ci sia una società migliore mantenendo e difendendo quei valori, in particolar modo quelli cristiani, che sono quelli che hanno fondato la nostra civiltà”.