Insieme al Covid, c’è un nuovo nemico che la città e la sua provincia dovranno affrontare nei prossimi mesi, ed è lo spettro della disoccupazione e della mancanza di lavoro causati proprio dalla crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria ancora in corso, che aumenteranno in primavera quando cesseranno gli indennizzi e le casse integrazioni.
Di questi si è parlato nel webinar ‘Costruiamo la Verona solidale’ promosso da Cisl Verona a cui oggi ha partecipato in videoconferenza il sindaco Federico Sboarina, insieme al vescovo di Verona monsignor Giuseppe Zenti, al presidente di Confcommercio Paolo Arena e al segretario generale Cisl Verona Gianpaolo Veghini.
Nello specifico, il Comune, insieme alla Diocesi, ha promosso la costituzione di un Fondo tutelato, gestito dalla Fondazione “Beato Giuseppe Tovini”, destinato alla realizzazione di interventi per il sostegno al reddito attraverso forme facilitate di accesso al microcredito ma anche a raccogliere opportunità di inserimento lavorativo e occupazionale. Tra gli obiettivi vi è quello di dare dignità a tutti i cittadini attraverso il lavoro o l’occupazione a servizio della collettività, attivando corsi di formazione ad hoc per ricollocare le persone che hanno perso il lavoro. “Il problema occupazionale è una delle principali gravi conseguenze dell’emergenza sanitaria ancora in corso, per far fronte alla quale abbiamo messo in campo una forza senza precedenti – ha detto il sindaco -. L’istituzione del Fondo tutelato è solo una delle tante azioni avviate, mirate in particolare al ricollocamento lavorativo delle persone che hanno perso il lavoro. La crisi economica legata alla pandemia ha generato il fenomeno delle nuove povertà, persone che prima arrivavano dignitosamente a fine mese e che all’improvviso non sono più riuscite a procurarsi i beni di prima necessita. I numeri sono preoccupanti, rispetto all’ordinario quest’anno il 30 per cento in più di persone ha chiesto aiuto ai nostri Servizi sociali, cittadini per lo più veronesi prima sconosciuti ai nostri servizi. Il Comune si è subito attivato mettendo in campo risorse importanti per dare sostegni concreti, dai Buoni spesa ai contributi per pagare gli affitti. Ora ci attende la seconda ondata dell’emergenza economica e sociale, che probabilmente sarà ancora più drammatica della prima. Non possiamo farci trovare impreparati, questo è il momento di costruire la Verona solidale, a tutti i livelli, dalla singola famiglia alla grande istituzione. Oggi più che mai non può esistere la speculazione”.