E’ scontro aperto tra la vicepresidente della Regione, la veronese, Elisa De Berti e l’ex sindaco di Verona, oggi europarlamentare, Flavio Tosi. Di mezzo c’è il Fondo per il trasporto pubblico. Il coordinatore veneto di Forza Italia Flavio Tosi, europarlamentare e in commissione Trasporti a Bruxelles, difende il Ministro Salvini dopo le proteste della Regione Veneto sui nuovi criteri di riparto del Fondo al Trasporto pubblico locale (Tpl), che vedono il Veneto ricevere 30 milioni in meno a discapito di Lombardia e Lazio. “Zaia e il suo assessore delegato Elisa De Berti – dice Tosi – prima di lamentarsi dovrebbero fare mea culpa: i nuovi criteri del Ministro Salvini stabiliscono che lo Stato ti dà in base a quanto tu Regione investi per il tuo sistema di trasporti. Investi tanto? Ti do tanto. E viceversa. E siccome il Veneto ha sempre messo poco, limitandosi perlopiù a girare alle aziende di trasporto pubblico i fondi statali, adesso purtroppo si ritrova penalizzato. Non puoi pretendere che il Governo ti aiuti se tu Regione sei la prima a non investire”. A stretto giro di posta è arrivata la replica piccata della vicepresindente, nonchè assessora ai trasporti. “Dobbiamo difendere il Veneto e il suo operato, senza accettare chi getta discredito per guadagni politici personali. I cittadini sanno distinguere tra chi lavora e chi resta in tribuna a criticare. Le affermazioni di Flavio Tosi sul Fondo nazionale trasporti sono l’ennesima dimostrazione di incoerenza: attacca gli alleati perché non ha proposte costruttive. Quando era nella Lega attaccava Forza Italia, ora in Forza Italia attacca la Lega. Ha fondato Forza Nord e dice di essere a favore dell’autonomia ma nel 2016 sosteneva il referendum di Renzi che puntava a togliere autonomia alle Regioni. Crede davvero che i cittadini abbiano la memoria corta? A Roma è stata approvata una norma che premia chi spende di più nel trasporto pubblico, ma l’efficienza non è gettare denaro, è garantire un servizio di qualità spendendo il giusto. Questo è il modello veneto, riconosciuto a livello nazionale come benchmark. Tosi lo definisce inefficiente? Solo perché lo Stato premia altre realtà meno virtuose?”, dichiara la Vicepresidente della Regione del Veneto e Assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti. “Trovo significativo – prosegue – che Tosi e Bozza sostengano l’esatto opposto rispetto al Presidente del Piemonte, Alberto Cirio, anche lui di Forza Italia, che insieme a noi, ha impugnato la norma in Corte Costituzionale. Prima di accusare la Lega di cortocircuiti, chiariscano le loro posizioni”. “La norma è stata votata dal governo di Centrodestra e sostenuta da Forza Italia, quindi anche da Tosi. Se una legge è ingiusta e danneggia i cittadini, non starò zitta. Va modificata o abrogata. Il criterio resterà in vigore fino alla definizione dei Livelli adeguati di servizio (Las), ma senza fondi aggiuntivi molte regioni saranno costrette a tagliare i servizi”, avverte De Berti. “Tosi è smentito dagli esperti del settore, come Massimo Bettarello, presidente di ATV e di Confservizi, l’ente che rappresenta la stragrande maggioranza delle aziende di trasporti del Veneto, che sostiene l’iniquità del nuovo criterio. Il Veneto, unico in Italia, ha già definito i costi standard nel 2013, dimostrando la sua efficienza”, incalza De Berti.