Attacco frontale quello che ieri mattina Daniele Polato, il senatore Stefano Bertacco e il presidente dell’associazione Battiti, Federico Sboarina, hanno portato sulla delicata situazione della Fondazione Arena. La conferenza stampa a Palazzo Barbieri è servita per illustrare l’interpellanza che il senatore Bertacco ha rivolto al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini. E non è andato per il sottile. Si è chiesto in particolare di sapere «se, nell’attuale fase di spending review a cui è sottoposta la Fondazione Arena, non intenda attivarsi affinché – al posto di sopprimere il Corpo di Ballo stabile – si proceda all’interruzione del contratto di collaborazione con la dottoressa Francesca Tartarotti, attuale direttore operativo nominato dall’ex sovrintendente Francesco Girondini». «Quest’ultima – ha aggiunto – è firmataria di un contratto della durata di cinque anni, con uno stipendio di 135mila euro l’anno, per un totale di 675mila euro dunque, costa ai cittadini e grava sui bilanci della Fondazione per circa 900 euro al giorno durante le sue cadenzate visite a Verona. Sospenderle il contratto significherebbe eliminare uno spreco e mantenere il Corpo di Ballo nei prossimi due anni, cruciali per il rilancio dell’attività». Secondo Bertacco, si potrebbe trovare un accordo affinché la Regione Veneto possa usufruire del Corpo di Ballo dell’Arena di Verona nell’ambito di un immediata programmazione regionale di decentramento e che interagisca, in caso di necessità, con tutte le Fondazione Lirico-Sinfoniche delle Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Inoltre, con un’attività di marketing adeguata, si potrebbe verificare un extra gettito utile a coprire le perdite di bilancio degli anni precedenti.