Una riduzione di quasi 300mila euro della quota totale del Fondo Unico dello Spettacolo spettante a Fondazione Arena di Verona. E la causa è la scarsa qualità degli spettacoli. La denuncia arriva dai sindacati veronesi di categoria, fortemente preoccupati per il futuro dell’ente e, di conseguenza, di tutte le maestranze. In una nota, spiegano che, analizzato rispetto al contributo relativo al 2017, mentre la sub-quota del 25% spettante per la capacità di reperire risorse ha segnato un +283.527€ (attestandosi a 6.039.855€, la migliore performance di FAV degli ultimi 5 anni), le altre due componenti hanno subito una importante contrazione: il 50%, calcolato con punteggio sul numero di alzate di sipario, ha segnato un -369.425€ e il 25%, attribuito alla qualità degli spettacoli, ha segnato un -213.734€, conseguenza del fatto che il Ministero ha valutato artisticamente la Fondazione Arena all’ultimo posto in Italia con 25 punti di valutazione artistica, superata anche dal Teatro Petruzzelli di Bari che ne ha 33 e ben lungi dal vicino Teatro Comunale di Bologna (45), per non dire dal Teatro La Fenice di Venezia (142).“Non si può tacere a questo punto la nostra ancor più forte preoccupazione sul futuro – proseguono i sindacati – la programmazione del Teatro Filarmonico attualmente in vendita arriva solamente fino a dicembre 2019, nulla si sa del 2020, non è stato comunicato alcunché agli abbonati, al pubblico, al sindacato”.