«Cento anni di arte non può produrli una persona sola e neanche un gruppetto di eletti: richiedono il concorso di una grande comunità. Vi incoraggio a continuare quest’opera e a farlo con amore. Donare felicità con l’arte, diffondere serenità, comunicare armonia. Ne abbiamo tutti tanto bisogno». Con queste parole Papa Francesco ha accolto, questa mattina, Fondazione Arena di Verona nella sala Clementina del palazzo Apostolico, accanto alla basilica di San Pietro nella Città del Vaticano. Una benedizione speciale che apre il nuovo secolo dell’Opera Festival in Arena. E anticipa di qualche giorno l’inaugurazione della Stagione 2024 al Filarmonico che partirà sotto l’egida papale, nel segno della musica, dell’arte e della tradizione lirica italiana.
Questa mattina, circa 200 tra artisti, lavoratori e collaboratori di Fondazione Arena, guidati dal Presidente e Sindaco di Verona Damiano Tommasi, dal Sovrintendente Cecilia Gasdia e dal Vice direttore artistico Stefano Trespidi, sono stati ricevuti da Papa Francesco. All’udienza privata, concessa dalla Santa Sede su impulso del Vescovo di Verona Monsignor Domenico Pompili, presente all’incontro, ha partecipato anche il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, una rappresentanza della Giunta comunale scaligera, con l’assessore Italo Sandrini, e del Consiglio di Indirizzo di Fondazione Arena, con i consiglieri Marilisa Allegrini, Serena Cubico, Federico Pupo e Stefano Soso.
Un incontro riservato che entra nella storia di Fondazione Arena, ad un mese dall’inserimento della Pratica del Canto Lirico in Italia nel patrimonio immateriale dell’umanità Unesco e dal Concerto di Natale in Senato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“Il dialogo con il Santo Padre – ha ricordato Rommasi – culminerà con la visita a Verona del prossimo 18 maggio, ad ulteriore testimonianza del ruolo di Verona quale crocevia di popoli e culture. La visita nella città dove è cresciuto Romano Guardini, figura di riferimento sia per il nostro Vescovo che per il Papa, è un elemento che dobbiamo cogliere per coltivare ogni giorno dialogo e pace, specialmente in questo delicato momento storico”.
Dal canto suo Cecilia Gasdia ha ricordato che “il nostro teatro è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. I riconoscimenti che la Fondazione sta ricevendo sono un importante stimolo a fare sempre meglio per il futuro dell’Opera in Arena e al Teatro Filarmonico”.
Si prepara la visita del 18 maggio
Durante l’udienza il Coro e un quintetto d’archi di Fondazione Arena, diretti dal Maestro Roberto Gabbiani, hanno eseguito l’Ave Verum Corpus, ultima composizione sacra completata da Mozart.
“L’idea di questo incontro è nata insieme negli scorsi mesi – sottolinea il Vescovo, Monsignor Domenico Pompili -, unendo la ricorrenza del centesimo Festival dell’Arena e l’esperienza personale del Santo Padre, che sin da bambino è stato educato a questa forma d’arte dai suoi genitori, andando a teatro e ascoltando le opere alla radio. Certamente il Belcanto è un’eccellenza che ben rappresenta Verona, che è pronta ad accogliere il Papa il 18 maggio e ad interpretare il suo messaggio di pace, giustizia e salvaguardia del creato”.
“Una giornata emozionante, che resterà nella storia di Fondazione Arena e della città di Verona – dichiara il Sottosegretario del Ministero della Cultura Gianmarco Mazzi – È stara un’occasione unica per incontrare il Santo Padre in un momento di partecipazione collettiva che ha visto presenti i lavoratori di tutti i settori di Fondazione. È stato un incontro prezioso, come lo sono le parole che il Papa ha rivolto a tutti noi, dalle quali emerge la sua grande attenzione e propensione per l’arte e la musica”.
Papa Francesco ha voluto salutare personalmente ogni partecipante, stringendo la mano a tutti i lavoratori presenti. La delegazione formata dai professori dell’Orchestra, dai maestri del Coro, così come dal personale dei diversi uffici e settori di Fondazione, è partita dall’Aeroporto Catullo di Verona prima dell’alba per raggiungere la Santa Sede, su un volo Neos. La compagnia aerea, che dall’aeroporto Valerio Catullo di Verona opera collegamenti internazionali e intercontinentali, ha garantito il volo diretto con Roma Fiumicino, riservato alla Fondazione Arena di Verona vista la grande adesione dei lavoratori.