La Fondazione Arena di Verona ha approvato, con delibera del commissario straordinario Carlo Fuortes, il bilancio consuntivo per l’esercizio 2016. Il bilancio, dopo due esercizi chiusi con pesanti passivi, registra un utile di esercizio di 367 mila euro, in linea con le previsioni del piano di risanamento triennale (2016-2018) presentato dalla Fondazione al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Oltre al raggiungimento dell’equilibrio economico, si registrano ulteriori elementi positivi rispetto all’esercizio precedente: maggiori ricavi per 3,5 milioni, minori costi per 2,3 milioni, minori debiti verso banche per 2 milioni, minori interessi passivi per 65 mila euro ma, soprattutto, un miglioramento della posizione finanziaria netta di 3,2 milioni. «Esprimo grande soddisfazione per il risultato raggiunto con il bilancio 2016 sia per l’utile di esercizio che per l’importante inversione di tendenza che si registra sul piano dell’esposizione debitoria, elemento che ha determinato l’insorgere dello stato di crisi» ha commentato il commissario straordinario Carlo Fuortes. «L’acquisizione, ormai imminente, dei fondi della cosiddetta Legge Bray fornirà ulteriori strumenti per migliorare la posizione debitoria e rafforzare le misure di riequilibrio dei conti. Un particolare ringraziamento va al Sovrintendente Giuliano Polo e a tutti i lavoratori del Teatro che, con grande senso di responsabilità, hanno sostenuto l’indispensabile azione di risanamento con il raggiungimento di importanti risultati».