“Rilancio, nuova florida stagione, addirittura ripristino del corpo di ballo, come aveva dichiarato in audizione a Venezia il rappresentante regionale in Consiglio di indirizzo di Fondazione Arena… tutto questo per ‘sostenere il palco’ come si direbbe in gergo teatrale. Ma, quando cala il sipario, dietro le quinte delle dichiarazioni trionfanti emergono i limiti di una lenta, progressiva, grottesca messa in scena. I fatti dicono la cruda verità: il Ministero di fatto bacchetta la Fondazione per inadeguatezza della programmazione artistica e per numero di spettacoli, col risultato di un taglio importante al contributo nazionale F.U.S. Va quindi fatta chiarezza sul presente e, soprattutto, sul futuro per arrestare questa corsa che sta trascinando uno dei simboli della cultura della città di Verona lungo il viale del tramonto”. Così la vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale Orietta Salemi commenta la notizia del taglio del contributo Fondo Unico dello Spettacolo del Mibact alla Fondazione Arena di Verona, a seguito degli scarsi punteggi assegnati sia per il numero di alzate di sipario sia per la qualità degli spettacoli nel 2018. “Parliamo di un posizionamento tra le 12 Fondazioni in Italia che ci fa essere ultimi nella classifica nazionale, con 25 punti di qualità attribuiti dalla Commissione consultiva per la Musica a fronte della gemella veneta Fenice che ne consegue 142”.