Fondamentale percezione del Pianeta Nella “Geografia delle emozioni” di Luisa Fazzini da vent’anni veronese d’adozione

Luisa Fazzini veneziana di nascita, ma veronese d’adozione da più di vent’anni, è stata docente di Lettere nella scuola secondaria di Primo grado dal 2001 e, successivamente, insegnante di geografia, sua grande passione da spingerla a pubblicare il libro dal titolo “LA GEOGRAFIA DELLE EMOZIONI” (CTL Edizioni). «Il mio libro – inizia a raccontare Fazzini – è un percorso di costruzione di pensieri personali, di incontri ed emozioni, che determinano una sorta di ricerca riassumibile in tre verbi: leggere, scrivere, viaggiare. L’intento è creare connessione con il lettore, far scaturire riflessioni, senza proporre soluzioni o risposte certe perché ogni direzione esistenziale è individuale.» Perché ha scritto “La geografia delle emozioni”? «Per il desiderio di riuscire ad arrivare al lettore e sperare che tra una pagina e l’altra si fermasse a pensare a sé stesso, guardare il mondo e la geografia con uno sguardo mosso da un sentimento di appartenenza. Siamo nell’epoca dell’Antropocene, in cui l’uomo è diventato una forza potentissima. Uno studio della realtà che ci circonda legato unicamente a dati scientifici, pur essendo utilissimo e imprescindibile, non è più sufficiente perché, secondo me, genera estraneità, assenza di coinvolgimento. La Convenzione Europea del Paesaggio, documento del Consiglio d’Europa del 2000, dice che il paesaggio è ciò che una comunità percepisce. La percezione quindi nel nostro rapporto col Pianeta è fondamentale, così come le emozioni e le idee che essa genera.» Cos’è per lei la geografia e come la insegna ai suoi alunni? La geografia è tutto ciò che ci circonda. Tutto, perché nulla le è estraneo. Quindi pur essendo disciplina ormai cenerentola, in realtà è determinante nella nostra relazione quotidiana con il mondo in cui viviamo e attraverso cui ci spostiamo. Da laureata in Letteratura Moderna e Contemporanea mi affascina la relazione tra gli spazi dell’anima e gli spazi esterni e la reciproca influenza. Ai miei studenti spiego che lavoreremo quindi su due binari: la geografia descrittiva oggettiva, basilare con il suo linguaggio scientifico condiviso da tutti, e la geografia soggettiva degli spazi vissuti, una delle linee di sviluppo della ricerca universitaria.» Perché dovremmo lettere La geografia delle emozioni? Perché se pensiamo che la geografia tradizionale dei manuali scolastici sia sufficiente per apprezzare questa disciplina e le possibilità di connessione con gli spazi in cui viviamo o attraversiamo, ci stiamo perdendo moltissimo di questo spettacolare luogo chiamato: Terra.»

Gianfranco Iovino

Consigli

Tra le novità editoriali in libreria segnaliamo Maurizio De Giovanni con L’ANTICO AMORE (Mondadori) che si spinge in una narrazione particolare e coinvolgente, lasciando al tempo che scorre il ruolo di filo conduttore, con l’intreccio tra il poeta latino Catullo, vissuto nel primo secolo avanti Cristo e autore di versi bellissimi sull’amore e i suoi paradossi. L’ARTE DELLA GIOIA (Einaudi) scritto da Goliarda Sapienza (attrice e scrittrice italiana scomparsa nel 1996) è un libro postumo, ritrovato in una cassapanca, dopo che era stato rifiutato dai maggiori editori italiani e stampato in poche copie da Stampa Alternativa che lo distribuì oltre confine facendolo diventare un best seller per raccontare di Modesta, donna siciliana nata il primo gennaio del 1900. LA CATASTROFICA VISITA ALLO ZOO è il nuovo libro a firma di Joel Dicker, appena sbarcato in Italia grazie a La Nave di Teseo, nella traduzione di Milena Zemira Ciccimarra, che ci dona un romanzo divertente e a tratti commovente che conferma il talento narrativo dello scrittore svizzero.