Il sindaco, in odore di terzo mandato, sulle riforme si schiera con il premier. Cresce il feeling politico tra i due. Rimangono le spine della modifica dell’Italicum
Renzi è un ragazzo intelligente, Renzi è uno cha ha capacità di Governo, Renzi sa cosa deve fare per togliersi la zavorra. Chi ha detto queste cose? Naturalmente un fedelissimo del cosiddetto “giglio magico”. No. Sbagliato. E’ il pensiero di Flavio Tosi. Proprio così, l’ex leghista della prima ora, espulso da Matteo Salvini, ora è entrato in feeling con Matteo Renzi. Potenza della politica e di un’intervista sul Corriere della Sera. “C’è un oggi e un domani”, ha detto Tosi. Che negli ultimi tempi ha frequentato molto Palazzo Chigi, “ora pensiamo sia importante fare le riforme. Il Paese deve cambiare e non può essere ostaggio dei ricatti della minoranza del Pd. Con le nostre proposte siamo riusciti a migliorare il ddl Boschi”, su cui “sicuramente non voteremo contro. E lo stesso atteggiamento di dialogo lo terremo anche sulla legge di Stabilità”. Per il leader di Fare!, “oggi se si va al ballottaggio ci ritroviamo da un lato Renzi e dall’altro Salvini o Grillo. Se devo guardare alle capacità di governo, la scelta migliore o meno peggio è Renzi, perché gli altri due puntano solo a distruggere. Ma bisognerà vedere – sottolinea – se il premier cambierà l’Italicum”. “Se il Pd rimane quello attuale, con i pasdaran che vogliono un ritorno al passato, il dialogo è impossibile. Renzi è un ragazzo intelligente, sa che deve fare un passo avanti per togliersi la zavorra”, dichiara Tosi, secondo cui “si deve passare dal premio alla lista più votata a quello alla coalizione. C’è tutta un’area che non si riconosce nei poli -spiega – e che vuole avere la possibilità di scegliere chi appoggiare in un eventuale ballottaggio”. A stretto giro di posta è arrivata stoccata del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. “Grande Tosi”, ha detto l’ex missino, “doveva rifondare il centrodestra e finisce con il pietire un posto in piedi alla corte di Renzi, illudendosi di rimanere a galla. E pensare che sul transfuga leghista contava chi è uscito da Forza Italia per fare un’opposizione più dura. In realtà – prosegue il vicepresidente del Senato – tutte le scissioni degli ultimi anni hanno espresso una resa senza condizioni al potente di turno. Apra gli occhi e cambi strada chi vuol davvero costruire l”alternativa credibile al renzismo del rimborso pranzi”, conclude l”azzurro. Stai a vedere che per Tosi ci scappa il terzo mandato. Non sarà un regalo di Renzi in cambio delle … unioni civili?
Cesare Albertini