Un anno fa, più o meno di questi tempi, Setti decideva di sostituire Aglietti con Juric. Aglietti aveva appena riportato il Verona in serie A, dunque era una decisione impopolare. Il presidente si era ravveduto appena in tempo su Grosso, la cui gestione era stata disastrosa, e affidando la squadra all’ex puntero è riuscito a centrare l’obiettivo stagionale. Oggi, tra i tifosi del Verona, di Aglietti non parla più nessuno. Non per irriconoscenza, ma perché il tecnico di Spalato ne ha raccolto l’eredità al meglio, ha plasmato una squadra che sulla carta era da retrocessione certa e l’ha portata alle soglie dell’Europa. Obiettivo ormai difficilmente raggiungibile, ma l’Hellas è salvo da inizio febbraio e questo vale un trionfo. Aglietti era stato messo al volante di una Formula Uno che prima viaggiava al ritmo di una 500. Juric di una Panda che va come una Mercedes di grossa cilindrata. Il Verona si è consolidato tra le prime 8 squadre d’Italia. Alcuni pezzi da 90 sono già stati ceduti ma la permanenza di Juric sarebbe un’ottima garanzia per la prossima stagione e forse per quelle a venire. L’allenatore, a specifica domanda sul suo futuro, da mesi risponde con schiettezza che ne sta parlando col presidente. Significa che finora i due non hanno la stessa visione del futuro. Juric vuole alzare l’asticella, anche perché le offerte dall’Italia e dall’estero non gli mancano. Setti vuole andarci coi piedi di piombo. In queste ore si vocifera di un accordo imminente, ma in questo calcio nulla è scontato. Juric è arrivato al Verona tra lo scetticismo generale. La sua carriera è costellata di sali e scendi. Di lui si diceva che avesse solo un gran carattere e poco più. In realtà ha costruito un Verona che per gioco, guardando agli ultimi vent’anni, forse è inferiore solo a quello di Prandelli. C’è chi dice che il Verona, con il croato ancora al timone, diventerebbe la nuova Atalanta. Sbagliato, perché l’Atalanta sforna talenti da trent’anni. Il Verona, per fare un paragone, potrebbe ripercorrere le orme dell’Udinese, non quello delle ultime tribolate annate, ma la squadra che lottava costantemente per un piazzamento Uefa. Juric ha detto che senza l’interruzione la squadra avrebbe centrato l’Europa League. Non c’è la controprova, ma l’impressione è questa.
Alessandro Gonzato