E’ tempo di ballottaggio a Bovolone. Domenica e lunedì infatti si decideranno le sorti del prossimo sindaco, che dovrà amministrare la cittadina famosa per i suoi mobili. Per i duellanti è arrivato il momento del rush finale, con un approccio che è apparso da subito completamente agli antipodi. Da una parte Silvia Fiorini, a rappresentare un centrodestra per la prima volta unito nella storia politica di Bovolone. E che si è vista sfumare la vittoria diretta al primo turno per un nulla, considerato il 48,9% raccolto, fatto di 3321 voti e una differenza di 600 preferenze con lo sfidante. In questo secondo round, il grosso lo faranno quei 5.308 astenuti, come ha voluto fermamente ricordare anche
il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, giunto in settimana a Bovolone per dar manforte alla candidata: “Due settimane fa ci è mancato davvero poco, ora contiamo che quello che serviva
per la vittoria arrivi in abbondanza lunedì. Chi vota vince, invece chi sta a casa perde, a prescindere dallo schieramento”. Ha dichiarato Salvini: “Qui c’è un’idea di città ben chiara, c’è esperienza, c’è
una bella squadra. Siamo qui a parlare del futuro di Bovolone, del suo ospedale, dei suoi giovani che non devono scappare dal territorio per andare a lavorare altrove», ha precisato. «Certo che arrivare al primo turno al 48,9% vuol dire che era un disegno divino. Dovete avere solo un po’ di pazienza in più».
E infine una sorta di raccomandazione, per la 43enne assistente sociale, prestata alla politica, Silvia Fiorini: «Devi cancellarti dalla testa di essere in vantaggio e partire dallo 0 a 0. In questi ultimi giorni ogni singolo voto conquistato farà la differenza”.
Diametralmente opposto il pensiero dello sfidante Orfeo Pozzani, che non ha voluto “nomi grossi” a rappresentarlo, e punta sul porta a porta.
Nella prima tornata elettorale, la sua lista formata da due civiche entrambe di centrodestra, si era fermata al 40,39 % con 2740 voti. Ora nel quartier generale di via Garibaldi, lo slogan elettorale è “un nuovo libro da leggere”. Nessun altro incontro pubblico in vista, a cui preferiscono il contatto personale. “La gente è stanca, e il dato sull’astensionismo è un segnale importante”.
Ha precisato Pozzani: “Sto incontrando molta gente a cui mostro l’ultimo volantino della Fiorini, che parla di cambiamento. Poi leggo i nomi dei consiglieri previsti in caso di vittoria, e metà sono dell’attuale
amministrazione Mirandola. Ma come fa a parlare di cambiamento?”. Ai posteri l’ardua sentenza.
Da segnalare, infine, la posizione del gruppo di Pieropan, il terzo incomodo, che ha deciso di “lasciare liberi i cittadini di Bovolone di scegliere. Non sarebbe stato giusto indicare Fiorini o Pozzani. Il voto è libero, nella speranza che a vincere sia soprattutto Bovolone”