l ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili sta effettuando un’attività istruttoria sulla perizia di variante presentata nel novembre 2021 dal Comune di Verona in merito alla realizzazione del progetto di un sistema filoviario a sostituzione della linea di tranvia San Michele-Stazione Fs-Stadio. L’attività istruttoria è finalizzata alla richiesta di incremento del contributo Cipess in virtù di un aumento dei costi per 12 milioni di euro, e all’eventuale emissione del nulla osta tecnico per la sicurezza. Lo spiega il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, rispondendo ad una interrogazione del senatore Vincenzo D’Arienzo (Pd), scaturita dalla decisione del Comune di Verona di sottoscrivere il 4 gennaio 2021 un atto di transazione con l’associazione temporanea di imprese vincitrice dell’appalto per i lavori, disponendo la ripresa delle attività interrotte dopo che il soggetto attuatore Amt aveva risolto il contratto di affidamento dei lavori a causa di gravi e reiterati inadempimenti.
Nel disporre la ripresa dei lavori, l’atto di transazione prevede una perizia di variante, che ha poi appurato un aumento dei costi per 12 milioni e posticipato il completamento dell’intervento all’8 febbraio 2024.Posto che questa è la data fissata per la fine dei lavori, “alla data del 30 aprile 2022, sono stati contabilizzati lavori, forniture e progettazione per 12.063.064 euro, a fronte di un costo complessivo aggiornato pari a 154.993.022 euro”, spiega Giovannini nella risposta visionata dalla ‘Dire’. E visto il nuovo costo, alzatosi appunto a 154,9 milioni abbondanti, il contributo statale dovrebbe arrivare a 92.995.813 euro. La quota a carico del soggetto attuatore è invece di 61.997.209 euro. Per valutare eventuali iniziative come la nomina di un commissario ad acta richiesta da D’Arienzo, quindi, sarà necessario attendere la conclusione dell’istruttoria, conclude Giovannini.
Questione filobus, opera da completare. “Vogliamo apportare le dovute migliorie per non far perdere i fondi pubblici stanziati”
Filobus e mobilità sostenibile
Rispetto a uno dei grandi problemi irrisolti si afferma di voler «favorire un modello di mobilità sostenibile, coordinato da un Ufficio comunale, con più mobilità pedonale». In tal senso si promettono «connessioni tra piste ciclabili (bici plan) e cicloposteggi, incrementando l’uso di e-bikes».
Entrando nel dettaglio sull’annosa questione “filobus” viene spiegato: «Per il progetto filobus l’opera andrà completata apportando le dovute migliorie per non far perdere i fondi pubblici già stanziati. Andranno realizzati i parcheggi scambiatori e le variazioni alle condizioni viabilistiche (corsie riservate e protette, riduzione traffico privato, riduzione parcheggi di superficie)».
Emergenza abitativa
«Studieremo apposite convenzioni con Enti del terzo settore per garantire alle cittadine e ai cittadini, che ne abbiano diritto e non abbiano le possibilità, un adeguato alloggio». Particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche: «In questo ambito dobbiamo anche lavorare per l’abbattimento completo delle barriere. Le Paralimpiadi del 2026 rappresentano il primo obiettivo in cui cercare di presentare Verona con almeno il 50% delle barriere architettoniche rimosse».
Sviluppo economico, apertura all’Europa e al Mondo
Il progranna di Damiano Tommasi si propone di «riportare la cultura del rispetto, la filosofia dell’incontro e dell’ascolto, la valorizzazione delle diversità ad essere il centro del modo di amministrare la città». Viene poi annunciato che «la Giunta comunale sarà composta con il principio della parità di genere, basata sulle reali competenze delle persone individuate. Similmente faremo per tutti gli organi e le nomine di competenza del Comune».
Asset strategici
«Valorizzeremo e razionalizzeremo gli asset strategici della città. La Fiera, l’Aeroporto, le società partecipate come Agsm e Aim, la Fondazione Arena…devono tornare ad avere un ruolo attivo e integrato con le politiche della città, nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli e secondo la filosofia della “competenza” delle persone che vi operano».
Uno sguardo all’Europa
È poi prevista «l’istituzione di un Assessorato ai rapporti con l’Europa e il territorio per favorire anche l’integrazione delle politiche con i Comuni della Provincia, dell’area del Lago di Garda, della Lessinia». Infine, si prevede l’istituzione di «un ufficio comunale che si occupi dei bandi europei, intercettando e coordinando le opportunità che esistono per Verona».