La presentazione ufficiale del nuovo Consiglio di Amministrazione ( composto dal presidente Giuseppe Mazza e dai consiglieri Massimo Babbi, Emanuela Benedetti, Stefania Zerbato e Mauro Spada, quest’ultimo in quota alle minoranze) è stata l’occasione per fare il punto sul progetto filobus e sugli obiettivi dell’azienda da qui a prossimi 5 anni.
Quanto alla filobus, per l’avvio del cantiere è necessario attendere l’approvazione del progetto di variante dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile – Cipess e il finanziamento da parte della Banca Europea degli Investimenti del 40 per cento del valore dell’opera a carico del Comune, 62 milioni su un totale di 150 i cui eventuali aumenti saranno finanziati dal Governo. I cantieri procederanno su due filoni paralleli, da un lato quelli già avviati e da concludere, dall’altro quelli del cronoprogramma che sarà stabilito sulla base dell’analisi dei flussi di traffico cittadini. Unica certezza per quello di via città di Nimes che unirà i due sottopassi già esistenti. Per la complessità e l’impatto sul traffico cittadino, sarà realizzato dopo Vinitaly 2023 e pronto per quello del 2024. Il mezzo scelto ha una lunghezza di 18,75 metri.
Legata al filobus c’è anche la realizzazione dei parcheggi scambiatori a Verona Est e a Ca di Cozzi, per i quali il Comune effettuerà una variazione di bilancio di 3 milioni di euro come già annunciato. L’idea è comunque quella di ampliare la capacità ricettiva di entrambi i parcheggi, stimata in 200 posti circa, realizzando delle strutture multipiano in grado di rispondere alla richiesta legata al potenziamento del trasporto pubblico cittadino. Infine, tutta l’opera sarà accompagnata da una massiccia campagna di comunicazione, che informerà la cittadinanza su tutte le fasi di cantiere per ridurne i disagi ma anche per sensibilizzarli sull’importanza di un’opera che cambierà il volto della mobilità cittadina.