L’avvio delle scuole con il conseguente problema dei trasporti degli studenti e la situazione dei cantieri per il filobus accendono la polemica politica.
A dar fuoco alle polveri ci pensa Michele Bertucco. “L’ultimatum del Sindaco alle ditte impegnate nei cantieri per il filobus, chiamate a liberare le strade entro il 14 Settembre, giorno di inizio del nuovo anno scolastico, ci dice purtroppo che il tanto ventilato accordo con l’Ati, l’associazione di imprese che ha vinto l’appalto, è ancora di là da venire malgrado le rassicurazioni che Sboarina aveva fornito in consiglio comunale. Suggerisce, inoltre, che è lontana pure la “soluzione” per lo blocco dei lavori, che ormai va avanti da un anno e delle modifiche al progetto, che il Sindaco è tenuto a fornire al Consiglio comunale secondo la mozione presentata dal sottoscritto e approvata all’unanimità in consiglio comunale all’inizio dello scorso agosto. La situazione è in verità paradossale: non parliamo infatti di un cantiere privato sul quale l’amministrazione possa esercitare soltanto potere di controllo e verifica amministrativa. Parliamo, al contrario, di un cantiere pubblico, realizzato su progetto dell’amministrazione comunale e gestito da Amt, partecipata dal Comune al 100%. Se Palazzo Barbieri non riesce a controllare nemmeno i propri cantieri è inevitabile parlare di incapacità.
Per i dem Federico Benini, Elisa La Paglia e Stefano Vallani “Due anni di annunci fallaci sul filobus ci stanno portando diritti verso il caos viabilistico. Ma il tempo ormai è scaduto: ci sono cantieri che interessano strade da oltre 8 mesi con gravi disagi alla viabilità in generale e deviazioni di importanti linee di bus. La penultima promessa di Amt per la conclusione dei cantieri del filobus in uno dei tanti punti nevralgici come in via Palladio, riportava la data del 31 luglio. Invece è passato più di un mese, siamo a settembre, e ancora oggi né l’azienda pubblica titolare dell’appalto, né il Comune responsabile dell’opera sanno dire se le strade cittadine ritorneranno sgombre e praticabili per il 14 settembre. Felici se verremo smentiti, l’ipotesi di uno sblocco dei cantieri in tempo utile per la riapertura delle scuole appare assai improbabile, visto che non c’è una linea comune tra Comune e Amt e che quest’ultima, nel momento più critico della storia della città dal punto di vista della viabilità, si ritrova con un presidente e un consiglio scaduti. Al di là dell’urgenza di non appesantire ulteriormente le condizioni della viabilità cittadina che con la ripresa dlel’emergenza Covid saranno di per se stesse già abbastanza critiche, va ricordato che sul filobus sono ancora sospese partite delicatissime e decisive come la galleria pedonale in via San Paolo e lo sdoppiamento del tracciato tra viale Spolverini e via Pisano”.
Per Tommaso Ferrari consigliere Comunale e Giacono Cona segretario di Traguardi “Non basta la telenovela filobus degli ultimi mesi, con il Comune che dopo aver iniziato i lavori di un’opera sfacciatamente fallimentare e strutturalmente inadeguata ha trovato un pretesto per bloccarli”, esordisce Giacomo Cona, segretario di Traguardi, “ora i cittadini devono anche sorbirsi la sceneggiata di un braccio di ferro tra Comune, Amt ed imprese incaricate dei lavori, mentre i cantieri restano aperti ed immobili. Già prima della crisi sanitaria le opere proseguivano a rilento ed in una generale incertezza, ora oltre al danno abbiamo la beffa di cantieri incompleti che da mesi immobilizzano intere aree della città, penalizzando, come ormai questa Amministrazione è solita fare, i quartieri periferici.” Prosegue Cona: “invece che stracciarsi le vesti nel vano tentativo di non perdere la faccia, Amministrazione ed Amt agiscano subito in tutti i modi possibili per chiudere i lavori in corso e ristabilire una normalità su cui poter elaborare un vero piano di trasporto pubblico per il futuro della città”. Conclude Tommaso Ferrari, consigliere comunale: “abbiamo proposto alternative per non gettare alle ortiche i lavori iniziati ed i milioni spesi, come la realizzazione del sottopasso in via Dal Cero/via Città di Nimes, ma a questo punto non resta che prendere atto di come all’amministrazione non interessi minimamente trovare un’alternativa per migliorare la situazione, o peggio ancora di come l’Amministrazione non sia minimamente capace di agire in tal senso.