Destinati nuovi spazi alla Genovesa per il deposito mezzi del filobus. Approvata da parte del Consiglio comunale di mercoledì sera, con 23 voti favorevoli e 7 astenuti, la ratifica dell’accordo di programma per la realizzazione del filobus del 2014, integrato con alcune variazioni richieste da Amt. In particolare, vengono introdotte modifiche al progetto per quanto riguarda il riposizionamento alla Genovesa, in un’area più a Sud, del deposito mezzi e, con esso, la variazione della viabilità di quella zona; la riorganizzazione della viabilità sullo snodo di via Città di Nimes; lo spostamento alla palazzina servizi Masprone della sottostazione elettrica, originariamente ubicata al parcheggio ‘A’ di via Fra Giocondo. “Dopo l’approvazione del progetto definitivo – spiega l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala –, il sistema filoviario ha subito delle variazioni a seguito della definitiva sostituzione del mezzo, dell’impossibilità di utilizzare alla Genovesa alcune aree per la realizzazione del deposito, nonché della modifica della viabilità prevista sull’intersezione tra viale Luciano dal Cero e via Città di Nimes. Per questo motivo, anche in previsione delle future esigenze viarie ed urbane del territorio, sono stati adottati correttivi migliorativi in alcuni punti critici del progetto”. Accolti dall’assessore Segala quattro emendamenti, due a firma del capogruppo di Verona domani Marco Zandomeneghi – dei quali uno per l’inserimento in delibera della richiesta di realizzazione, da parte di Amt, di uno studio di fattibilità di una o più soluzioni alternative alla galleria pedonale di via San Paolo – e due del capogruppo di sinistra in Comune Michele Bertucco che, sempre sul tracciato filobus, inseriscono nell’accordo la richiesta di variazione percorso in via Pisano e la realizzazione di un studio di fattibilità per soluzioni alternative alla galleria di via San Paolo. Durante la seduta, con 28 voti favorevoli, è stato inoltre confermato all’unanimità il parere negativo del Consiglio sull’ampliamento della cava ‘Bertacchina’. Nel documento, a firma dell’assessore all’Ambiente Ilaria Segala, si evidenzia come, attraverso questa nuova ed importante espansione dell’area di scavo, il quartiere di San Massimo e Croce Bianca verrebbe ulteriormente condizionato dall’opera di escavazione in corso da più di mezzo secolo.