Cantiere filobus accelera e la viabilità sarà diversa
Sopralluogo del sindaco Tommasi e del presidente Mazza (Amt3) in via Città di Nimes. Entro gennaio metà ponte sarà pronto
Via Città di Nimes, si cambia. Con l’arrivo del grande cantiere del filobus delle prime otto ravi, cui ne seguono ora altre otto, si sta costruendo il piano di pavimentazione su cui poi si muoverà il trasporto pubblico in superficie, mentre sotto correrà il nuovo sottopasso di via Dal Cero. Oggi pomeriggio sia il sindaco Damiano Tommasi che il presidente di Amt3 Giuseppe Mazza (stazione appaltante) hanno voluto andare in sopralluogo per rendersi conto della situazione insieme con il comandante della Polizia locale Luigi Altamura.
“Entro il 31 gennaio”, ha spiegato Mazza, “la prima metà della nuova via Città di Nimes, (quella per capirci verso Porta Nuova) sarà pronta e qui sposteremo il trasporto pubblico e i taxi per procedere con l’altra metà della pavimentazione, la parte sinistra (verso Porta Palio). Questo ci consentirà di proseguire lo scavo fino agli oltre 5 metri di profondità previsti per il sottopasso”.
Come si riguarderà, l’opera prevede l’unificazione dei sottopassi per far scorrere il traffico privato mentre in superficie si muoveranno filobus, taxi e autobus.
Ma non è tutto. “Secondo la tabella di marcia chiederemo il cantiere entro il 31 marzo come previsto”.
Ma dopo la viabilità tornerà come prima?
Non del tutto. Per esempio, via Città di Nimes, conferma il presidente Mazza, resterà interdetta alle auto private che non potranno dirigersi verso la stazione da qui ma dovranno fare il giro dalla circonvallazione.
E sono allo studio i flussi di traffico registrati in questi mesi per vedere alla luce dei numeri se mantenere alcune variazioni alla viabilità o meno. Il comdante Altamura infatti ha spiegato che anche il 2 gennaio è in calendario una riunione tecnica su questo tema.
Via Città di Nimes senza auto private
Potranno transitare solo mezzi pubblici e taxi. Via Oriani forse resterà a senso unico sempre
Una delle ipotesi allo studio, come ha anticipato anche il sindaco Tommasi che con il presidente Mazza e l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari stanno compiendo le valutazioni tecniche, è quella di lasciare circonvallazione Oriani così com’è: a senso unico verso Porta Palio. Via Dal Cero e via Galliano dovrebbero tornare invece alla versione originale. Il resto si vedrà.
Come rivelato dal presidente di Amt3, Mazza, al cantiere di via Città di Nimes, gli scavi condotti sul lato Porta Nuova non hanno portato al ritrovamento di resti archeologici “per cui andiamo avanti come previsto e la riapertura dei sottopassi è confermata per il 31 marzo. E si stanno ora predsponendo i muri di sostegno del nuovo sottopasso. Problemi per ora non ce ne sono”.
Le altre novità per il nuovo sono rappresentate dai lavori nei quartieri dove si apriranno cantieri per il filobus. “Stiamo lavorando a Verona sud, da marzo si apriranno i lavori in Sesta circoscrizione (Borgo Venezia) – spiega Mazza – e poi sarà il turno della Seconda circoscrizione (Borgo Trento Ponte Crencano)”.
Se l’inizio anno vedrà coinvolti i quartieri, all’inizio 2025 dovrà essere pronta la linea di prova che servirà per testare il mezzo e l’interfaccia con l’infrastruttura realizzata. La linea di prova prevista va dalla Genovesa alla stazione di Porta Nuova: tutto dovrà essere messo a regime per poi mettere in esercizio il filobus nel 2026.
Dal punto di vista viabilistico “molti veronesi si sono abituati alla nuova circolazione e ogni settimana c’è un briefing per analizzare i dati del traffico”, ha spiegato il comandante Altamura “e il trasporto pubblico è andato a regime senza particolari gravi ritardi sulle linee forti”.
Soddisfatto il sindaco Tommasi che ha ringraziato e fatto i compliemtni ad Amt3 e alla Polizia locale nonché ai veronesi che si sono abituati ai disagi. “Si tratta di un’opera importante per la vivibilità della città”.
Da un ponte all’altro, sarebbe il caso di concludere anche il cantiere di Ponte Nuovo: “Stiamo lavorando con Genio Civile e imprese per fare in modo che il cantiere proceda spedito e si possa concludere entro l’estate 2024, restituendo il Ponte Nuovo alla città”.