Sta proseguendo il confronto sulla Filovia. A poco più di dieci giorni dalla videoconferenza tra il sindaco Federico Sboarina e il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Paola De Micheli, al quale si sono susseguiti diversi tavoli tecnici fra ministero e Amt, ora il confronto sul futuro dell’opera coinvolge le aziende direttamente impegnate nella sua realizzazione. Ati e Amt hanno preso in esame le valutazioni emerse dalle riunioni delle ultime due settimane. All’incontro sarà presente anche il sindaco. E’ la nuova fase decisionale per condividere la soluzione migliore per il trasporto pubblico di massa, a fronte di scenari completamente mutati. La pandemia, infatti, ha rivoluzionato il mondo del trasporto pubblico, imponendo il distanziamento sociale e riducendo la capienza dei mezzi. Così come ha determinato un ritardo dei cantieri e una crisi economica che ha colpito anche le aziende coinvolte nella Filovia. Due dati oggettivi che fino a quattro mesi fa non erano prevedibili e dei quali bisogna tenere conto visto che si tratta di un’opera pubblica dal costo milionario.
“Acceleriamo i tempi per trovare la soluzione migliore, nessuno scenario escluso – ha spiegato il sindaco -. E’ in gioco il futuro della mobilità di massa in una situazione imprevedibile fino a qualche mese fa. Fino al 22 febbraio, l’unica cosa che potevano fare era realizzare un progetto, che abbiamo trovato ad un punto di non ritorno ma con tutte le criticità accumulate in 18 anni di trascinamenti. Poi è arrivata l’emergenza sanitaria e ha scombussolato il mondo, compreso il progetto della filovia: per la crisi economica delle aziende e per le nuove modalità del trasporto pubblico. Ecco perché non potevamo fare finta di nulla e grazie al tramite dell’onorevole Alessia Rotta ho parlato con il ministro. In poco più di dieci giorni i tecnici si sono confrontati e ora anche le aziende costruttrici. C’è una grande disponibilità a rivedere l’opera alla luce di quanto successo negli ultimi mesi. Ora abbiamo il dovere di rivedere le cose perché le scelte fatte siano ad effettivo vantaggio della città. Stiamo rivalutando gli scenari per procedere nel migliore dei modi. Anziché andare avanti a testa bassa, come è stato fatto negli anni preedenti, cerchiamo la soluzione migliore per Verona. Che non vuol dire cancellare il trasporto pubblico di massa, di cui c’è bisogno. Intanto Bertucco ha intenzione di chiedere la convocazione di un consiglio straordinario.