Cari veronesi, dal 21 aprile lasciate l’auto a casa. Anzi, dimenticatela proprio. Preparatevi ad utilizzare mezzi pubblici, taxi, bicicletta o scooter. Se proprio dovete usare l’auto o il furgone per lavoro, state lontani dalla circonvallazione, dalla stazione, Porta Nuova e Porta Palio. Quel giorno infatti partirà la nuova circolazione provvisoria per la ripresa del cantiere del filobus in circonvallazione, all’incrocio con via Città di Nimes. I lavori per creare un nuovo sottopasso che unisca i due attuali realizzando di fatto un unico grande tunnel, dureranno un anno e dovranno essere conclusi prima del Vinitaly 2024. Ieri in Comune gli assessori Tommaso Ferrari, Stefania Zivelonghi, Jacopo Buffolo, Michele Bertucco, il comandante Luigi Altamura, il direttore di Atv Stefano Zaninelli, il presidente di Amt3 Giuseppe Mazza hanno presentato il nuovo piano della viabilità alternativa. Atv dal canto suo ha predisposto un piano di modifiche dei tracciati delle linee perché molte non passeranno più dal piazzale della stazione e molte fermate di conseguenza sono state spostate. L’accesso al piazzale XXV Aprile è stato ridisegnato.
PORTA PALIO. Per chi proviene dal semaforo di Borgo Milano non sarà più possibile percorrere il sottopasso, ma si rimarrà in superficie percorrendo Via Col. Galliano e viale dal Cero.
USCITA T4-T9. Non sarà più possibile dirigersi verso Porta Palio, ma ci sarà l’obbligo di svolta a destra su via Cardinale, che sarà a senso unico di marcia a doppie corsie.
VIA CITTA’ DI NIMES. Il transito su via Città di Nimes non sarà consentito alle automobili, eccezion fatta per l’accesso ai due parcheggi.
Via Oriani diventa a doppia corsia. E dal primo giugno riprendono gli interventi in Borgo Venezia e Borgo Roma
Dal primo giugno poi riprenderanno i lavori del filobus anche nei quartieri dove l’opera è stata lasciata a metà dalla precedente amministrazione, che aveva aperto i cantieri per poi richiuderli dopo mesi di inattività: borgo Venezia e borgo Roma prima di tutto e ci saranno comunicazioni dettagliate già due mesi prima, assicurano in Comune. Ma veniamo alla nuova viabilità che dal 21 aprile ci accompagnerà per un anno. Innanzi tutto, i sottopassi della circonvallazione non saranno percorribili, quindi il traffico resterà tutto in superficie.Viene creato un anello circolatorio a senso unico sia nell’andata che nel ritorno che da ponte San Francesco consente di prendere la circonvallazione e anche via Raggio di Sole attraversando via Del Fante (oggi non è consentito). Arrivati a Porta Nuova, il traffico verrà incanalato in circonvallazione Oriani che diventerà a due corsie e a senso unico verso Porta Palio. Una volta arrivati qui, se si vuole tornare indietro verso la stazione si userà la rotonda per immettersi in via Galliano/Dal Cero dove si troverà il traffico proveniente da Borgo Milano-San Zeno e diretto a sud o nella zona est.
PORTA NUOVA. A seguito della modifica della viabilità degli incroci verranno variati i tempi semaforici per favorire la viabilità.
BASSO ACQUAR. Per raggiungere Ponte San Francesco da Viale Piave si dovrà percorrere via Fedrigoni, alla fine della quale verrà realizzata una rotonda provvisoria.
PONTE S.FRANCESCO. Per chi proviene da Lungadige Galtarossa sarà possibile attraversare via del Fante per arrivare, lungo circonvallazione Raggio di Sole, a Porta Nuova.
Per andare in stazione meglio il taxi o l’autobus. Vengono ridotte le possibilità di accesso con l’auto privata. L’assessore Ferrari: “Sacrifici necessari per far una città europea”
imboccare a destra la bretella T4-T9 per lo stadio o proseguire in via Cardinale verso la stazione e costeggiando il Canale Camuzzoni la strada sarà a senso unico e a due corsie per far defluire il traffico verso Porta Nuova. Non sarà utilizzabile dunque la circonvallazione laddove ora ci sono i sottopassi perché ci sarà il cantiere. Chiarito dunque l’anello circonvallatorio, vediamo le possibili criticità.Uscita dalla Bretella T4-T9: chi arriverà da Verona nord, non potrà più svoltare verso Porta Palio ma sarà obbligato a girare a destra su via Cardinale, che sarà a due corsie e a senso unico e porterà a uscire nella rotonda di Porta Nuova. Via Città di Nimes: non sarà più percorribile dal traffico privato se non per andare ai parcheggi. Sarà riservata a bus e taxi per andare e tornare dalla stazione ferroviaria. Accesso alla stazione di Porta Nuova: le possibilità di arrivare in stazione con la propria auto si riducono. Sarà possibile infatti solo arrivando da via Galliano-via Dal Cero, passando davanti all’uscita della T4-T9 e imboccando via Cardinale. Oppure si può arrivare alla stazione arrivando da via Palladio e dallo stadio. Quindi chi proviene da sud e volesse andare in stazione, deve passare da Santa Lucia e quartiere Stadio; chi proviene da Borgo Trento può usare la circonvallazione o passare dallo Stadio, chi arriva dalla zona est deve percorrere la circonvallazione interna, arrivare a Porta Palio e tornare indietro verso la stazione. Incrocio di Porta Nuova: saranno modificati i tempi dei semafori per garantire più scorrimento del traffico. Viale Piave-Basso Acquar: per raggiungere Ponte San Francesco, da viale Piave si dovrà girare a destra, percorrere via Fedrigoni, costeggiare l’impianto Consolini e arrivati in Basso Acquar verrà creata una provvisoria rotonda che porterà a Ponte San Francesco da Breccia Cappuccini. In questi giorni parte il piano di comunicazione messo a punto da Comune e Amt3 oltre che da Atv per avvisare i veronesi, anche perché, come ha rivelato l’assessore Ferrari, “da un nostro sondaggio solo il 37% dei veronesi è a conoscenza del filobus”, un dato che la dice lunga sulla scarsa comunicazione fatta dalle amministrazioni precedenti nonostante i grandi investimenti pubblicitari con Opera Filovia.”Questa infrastruttura sarà un punto di partenza indispensabile per trasformare la mobilità a Verona”, ha assicurato Ferrari “e avvicinarla a una città europea, come hanno già fatto le città a noi vicine come Padova e Brescia. Un sistema di trasporto che dovremo poi integrare con altri finanziamenti statali”. Un ritorno al passato per andare verso il futuro, ha spiegato il comandante della Polizia locale Luigi Altamura: “Da settimane stiamo lavorando a questo piano della viabilità e lo stiamo facendo con gli agenti che lavoravano in strada quando c’erano i cantieri per i Mondiali del 90 e si ricordano ancora come ci si era organizzati. La priorità la daremo a bus e taxi; la fermata dei bus internazionali sarà spostata in piazzale Guardini”.
“Partite mezz’ora prima da casa”. La raccomandazione del comandante Altamura. Atv preoccupata per fermate e linee
“Raccomandiamo ai veronesi di partire da casa 15 o 30 minuti prima. Dopo due o tre settimane di assestamento la situazionedovrebbe migliorare”. Atv con il direttore Zaninelli non ha nascosto la preoccupazione: “Dalla stazione passano quasi tutte le nostre linee di trasporto; abbiamo previsto spostamenti, deviazioni e nuove fermate. Chiediamo ai nostri 50 mila abbonati e agli utenti pendolari e agli studenti di consultare il sito per informarsi sulle variazioni del proprio autobus. Per noi sarà una vera rivoluzione che ci preoccupa”. Atv ha presentato al Comune una serie di richieste, prima fra tutte la risistemazione con corsie preferenziali nuove e segnaletica nuova di piazzale XXV Aprile; poi una sistemazione dei parcheggi bus tra via Pallone e lungadige Capuleti per spostare una parte del traffico dei bus, perché il parcheggio di alcune linee verrà spostato dalla stazione al Parcheggio Centro. Si alleggerisce così il flusso di mezzi Atv in via Cardinale e stazione. Inoltre molte fermate previste oggi nel piazzale della stazione verranno spostate in via Palladio come per esempio per la navetta che collega con l’aeroporto Catullo. “Un’opera indispensabile”, assicura Ferrari, “per avere a fine lavori traffico più scorrevole e un trasporto pubblico che potrà muoversi più velocemente utilizzando le strade in superficie con percorsi riservati”.Intanto i veronesi pensino a come organizzarsi: nuovi percorsi, linee dell’autobus, biciclette o scooter e scarpe comode: andare a piedi potrebbe rivelarsi spesso una soluzione vincente rispetto agli ingorghi che potrebbero rallentare traffico e trasporto pubblico.