Filarmonico, proposta artistica da urlo Con 7 titoli d’opera, 12 concerti sinfonici, prime assolute e classici intramontabili

Con 7 titoli d’opera, 12 concerti sinfonici, prime assolute e classici intramontabili, collaborazioni speciali, grandi interpreti e giovani talenti internazionali, concerti per le famiglie, una programmazione ancora più ricca per giovani, scuole e famiglie. Fondazione Arena di Verona annuncia per il 2023 al Teatro Filarmonico un rilancio completo delle proprie attività e delle maestranze artistiche e tecniche in vista dell’atteso Festival numero 100.
“Vogliamo mettere sempre più energie e impegno nell’organizzazione di nuove proposte di qualità nell’offerta artistica- ha detto il sindaco e presidente di Fondazione Arena Damiano Tommasi- perché significa seminare per il futuro. Importante l’impegno preso con i giovani, penso che sia fondamentale in questo tipo di offerta culturale investire sempre di più nella diffusione della conoscenza’’.
Per Cecilia Gasdia, , sovrintendente e direttrice artistica della Fondazione Arena di Verona: “Il Teatro Filarmonico è la parte fondante della nostra Fondazione e per questo, con la voglia di recuperare gli anni “persi’’ a causa della pandemia, nel 2023 proponiamo sei nuove produzioni di cui una con doppio titolo. Tra queste “Le Nozze di Figaro’’ e “Aida’’, che occuperà il palcoscenico del teatro il 12 febbraio, per celebrare il centenario della nascita di Franco Zeffirelli. Un’altra opera che andrà in scena sarà Werther che non viene riprodotta al Filarmonico dal 1976. Sono molto fiera che il teatro sia così vivo, ne ho fatto parte anche io negli anni ’80, e abbiamo sempre lavorato affinché l’Arena di Verona si trasformasse da ente autonomo a ente lirico. Una lotta che portò il nostro anfiteatro ad avere il suo teatro anche nei mesi invernali’’. Come ha ricordato Stefano Trespidi, vicedirettore artistico della Fondazione, nel programma vario e composito è stato incastonata una gemma di Franco Zeffirelli ancora inedita per Verona. “La sua “Aidina”, come amava chiamarla, che offre uno spettacolo decisamente diverso da quelli creati per gli ampi spazi areniani, e ne conferma il valore come regista e scenografo, a cent’anni esatti dalla sua nascita il 12 febbraio 1923’’.
La stagione lirica andrà dal 22 gennaio al 23 dicembre, mentre quella sinfonica prenderà il via il 24 febbraio.
Francesca Brunelli