L’affascinante viaggio tra epoche e arti proposto da Casa Maffei, con la sua ecclettica visione espositiva e il costante dialogo non convenzionale tra classicità e contemporaneità, grazie al progetto “Opening night” smonta, ancora una volta, la concezione tradizionale del museo. L’esperienza, sostenuta dalla Regione Veneto e nata da “Art in Action” in occasione della “Giornata mondiale contro la violenza sulle donne”, si pone l’obiettivo di dare voce ai volti delle Muse rappresentate nelle opere esposte. Casa Maffei non smette mai di stupirci e, con questa sperimentazione, consente di entrare (e stare) nello spazio museale in modo inedito, onirico e subliminale per conoscere le figure femminili della collezione. L’innovativa modalità di avvicinamento alla bellezza, pensata per vedere l’arte da angolature inaspettate e mettere ogni singola persona al centro, è il risultato dell’inventiva di Silvia Mercuriali, attrice, regista, pioniera della pratica di “autoteatro” e prima “artista in residenza” all’interno di questo splendido palazzo. La metodica utilizzata, plasmata in varie situazioni e collegata a diverse tecnologie, invita il pubblico a interrogarsi e a spalancare le porte a universi collaterali. Gli audio (prodotti con spettacoli dal vivo nel 2022 e oggi proposti attraverso audioguide) aiutano a riflettere sulle tematiche della consapevolezza di genere coinvolgendo anche studentesse e studenti dell’Università di Verona, dell’Accademia Belle Arti e del Corso Masterclass del Teatro Stabile (che è co-autore). La registrazione binaurale (a due orecchi), fruibile con le cuffie, riproducendo fedelmente le percezioni acustiche dell’ambiente nel quale sono state eseguite le riprese, unisce suoni iper-reali alla visione, ottimizza l’ascolto e costruisce “un altro mondo che ci fa rileggere, in chiave poetica, le opere”, spiega la regista. Le Muse ci guardano dai loro piedestalli e dalle loro cornici per offrire un itinerario multidimensionale tramite il quale la persona è accolta in un luogo che esiste solamente per chi partecipa. Intorno, invece, la vita prosegue indisturbata, in una realtà parallela. Con la voce narrante di Silvia Mercuriali, il sottofondo di rumori e suoni, l’accompagnamento musicale di Schumann rielaborato da Federica Furlani, il contributo vocale di Luigi Carlon (ideatore di Casa Maffei), “Opening night” è molto più di una semplice narrazione. È un’esperienza immersiva che, dall’esterno del Palazzo, cuore della nostra città, porta al cortile d’ingresso dove l’iconica scultura “La Bagnante”, di Alessandro Puttinati, sembra accoglierci. L’invito è, di stanza in stanza, a inseguire una festa esclusiva e sfuggente, accessibile solo a chi decide di accettare questo gioco fino in fondo. Ad animare il ricevimento troviamo le donne della collezione che, per l’occasione, tornano vive e propongono di guardare, quanto ci circonda, con occhi rinnovati, da sfaccettati punti di vista. Il copione teatrale trasforma ogni partecipante in protagonista e offre un’inedita visita tra le bellissime sale del Palazzo, alla scoperta di alcune delle oltre seicento opere ospitate. “Opening night” è un viaggio nella bellezza attraverso l’arte con cui “lanciare messaggi, sostenere azioni, creare connessioni con la città e il territorio”, spiega Vanessa Carlon, direttrice di Palazzo Maffei. Un modo originale di proporre la collezione permanente anche a chi già la conosce che “sperimenta e confronta diversi linguaggi e differenti sfere dell’esperienza artistica aprendo nuovi orizzonti per nuove visioni”.
Chiara Antonioli