Maggiore precisione nelle operazioni in campo, incremento della sicurezza sul lavoro in condizioni di criticità, migliore risposta al problema della carenza di manodopera professionale, aiuti in chiave di monitoraggio e per alleviare gli oneri burocratici. Sono le opportunità per le imprese dei robot agricoli e dei droni aerei e terrestri che possono dare una spinta all’automazione. Se ne parlerà nel corso del webinar organizzato da Fieragricola Tech – expo conference di Veronafiere, in programma i prossimi 29 e 30 gennaio 2025, che ha come focus l’innovazione nei segmenti dell’automazione, robotica, smart irrigation, energie rinnovabili e biosolution – e da Edizioni L’Informatore Agrario. Sotto la lente del webinar ‘Droni e robot: tecnologie disponibili e possibili applicazioni in campo’ un tema che ha visto crescere gli investimenti in agricoltura, grazie anche a una serie di vantaggi: motorizzazioni (talvolta elettriche o ibride) e quindi con impatto green, possibilità di incrementare le misure di sicurezza in fase operativa, eliminazione meccanica delle infestanti, maggiore precisione nel compiere lavori anche ripetitivi o a basso valore aggiunto. Un’altra operazione che può essere condotta attraverso l’ausilio dei robot è l’impollinazione attraverso braccia meccaniche, particolarmente efficace nel risultato. Opportunità, queste, ma anche vincoli, come ricorda il professor Marco Sozzi del Dipartimento Territorio e Sistemi agro-forestali dell’Università di Padova, «a partire dal divieto di muoversi con una velocità di lavoro superiore ai 6 km/h e al tempo necessario per ricaricare le batterie elettrico, che può variare dalle 4 alle 18 ore al giorno, limitandone l’utilizzo». Oppure la limitata autonomia di volo nel caso dei droni aerei e il divieto di operare con i droni i trattamenti fitosanitari. La ricerca, in ogni caso, prosegue anche attraverso sperimentazioni pratiche nei settori orticolo, frutticolo, delle colture specializzate come vigneto e ulivi.