Fieracavalli e sviluppo territoriale Attenzione al turismo equestre lento. La nuova equivia dei Forti con tre diversi itinerari

Il saldo legame di Fieracavalli con il turismo equestre trova espressione anche nella collaborazione con la rete di imprese Final Furlong. Attraverso il progetto Horse Green Experience, il gruppo, promuove lo sviluppo delle aree interne e delle comunità locali, utilizzando il cavallo e la sua cultura come elementi chiave per ripensare un turismo intergenerazionale, improntato a valorizzare sempre più l’autenticità, l’identità, la storia, la biodiversità e la formazione. A Fieracavalli, Final Furlong sarà presente al padiglione 4, stand B3, e presenterà un programma di eventi e dibattiti sul turismo equestre, coinvolgendo istituzioni e operatori del settore. Tra gli appuntamenti da segnalare quello di venerdì 8 novembre alle 15:30 in Sala Respighi l’evento dedicato alle figure professionali innovative per il turismo con il cavallo nell’ambito del programma nazionale Horse Green Experience, un catalogo formativo che consente a scuole, università, imprese, agenzie di sviluppo, sistemi camerali, comuni e consorzi di qualificare l’offerta territoriale. Il turismo equestra infatti secondo la ricerca “il mondo del cavallo” commissionata a Nomisma da Fieracavalli – rappresenta un importante comparto per il turismo in Italia, grazie alle varie attività ricreative legate all’equitazione e all’interazione con i cavalli. Sono 1.375, infatti, le strutture come agriturismi che offrono la possibilità di avvicinarsi ai cavalli non solo ospitando maneggi e corsi di equitazione, ma proponendo anche passeggiate che permettono di esplorare il territorio in modo unico e immersivo, dall’alto di una sella. La crescente attenzione verso un turismo etico e sostenibile è dimostrata anche dai 21.000 associati alla Federazione Italiana Turismo Equestre e Trec, ai quali si aggiungono centinaia di centri sull’intero territorio nazionale focalizzati sulla promozione del turismo equestre, esperienze di trekking e attività̀ all’aperto. Si registrano, inoltre, 30 equivie certificate E.N.G.E.A., che si snodano per 7.000Km su tutto il territorio italiano pensate per offrire ad appassionati e curiosi itinerari sicuri e di qualità, che giocano anche un ruolo cruciale nello sviluppo territoriale e nella salvaguardia dell’ambiente. L’attenzione della manifestazione verso il turismo equestre, però, non si ferma solo alla fiera, ma vive anche fuori dai padiglioni grazie all’inaugurazione – lo scorso 11 ottobre – dell’equivia dei Forti: il progetto di equiturismo urbano studiato da Fieracavalli, in collaborazione con il Comune di Verona, per permette di scoprire le bellezze della città patrimonio mondiale UNESCO, attraverso il circuito del turismo lento. Questa nuova ippovia si compone di tre diversi itinerari che uniscono le mura scaligere delle Torricelle e la dorsale urbana dei bastioni, collegando idealmente tutti i luoghi dove sorgevano i forti di origine asburgica della città. Il percorso di pianura si sviluppa su una linea lunga 15,3 km che attraversa, in 3,5 ore, i 4 forti di Parona, Chievo, Lugagnano e Gisella. In quello di collina, invece, il viaggio a cavallo permette di scoprire, in 3 ore, i forti di San Mattia, San Leonardo (oggi Santuario della Madonna di Lourdes) e Santa Sofia. A questi due tracciati si aggiunge, infine, l’Equivia Urbana, inaugurata a Fieracavalli nel 2019, che si estende per 14,6 km: dai bastioni di San Zeno a Castel Vecchio fino a Piazza Bra, seguendo il fiume.