Dopo due anni di pandemia, che hanno impedito di fare raduni associativi, la “Festa del donatore” organizzata dalla sezione di Bosco Chiesanuova di Fidas Verona ha visto un record di premiazioni. Ieri ben 118 donatori di sangue e plasma associati alla sezione sono stati ringraziati per il loro gesto altruista. Alle 11 hanno partecipato alla Messa a Corbiolo, presenti i labari delle sezioni di Fidas Verona, e poi si sono spostati a Negrar, al ristorante “Alle vigne”, dove sono state consegnate le benemerenze: dagli attestati di benvenuto per i nuovi ingressi fino ai distintivi più alti, come le 168 donazioni di Bruna Tagliapietra.
Sono numeri da record per la sezione lessinica, che l’anno prossimo taglierà il traguardo dei 60 anni di vita e che conta 165 donatori attivi. «Siamo felici di ritrovarci e di ringraziare pubblicamente i nostri donatori per il loro impegno, che nemmeno il Covid-19 ha fermato», sottolinea Claudio Zanini, presidente della sezione Fidas Verona di Bosco Chiesanuova e coordinatore della zona nord. Tra i premiati, pure lo stesso presidente.
I fratelli Zanini di Lughezzano hanno collezionato ben 291 donazioni in tre: Claudio (49 anni) finora ne ha fatte 104, Diego (41 anni) 105 e Loredana (48 anni) 82. «Ho iniziato a donare nel 1992, accompagnato da Daniele Daldosso, un cugino di mia mamma, e negli anni ho coinvolto i miei fratelli, impegnandomi nella promozione del dono all’interno dei direttivi della sezione di Bosco», spiega Claudio Zanini.
«È stato Claudio a darci l’esempio – evidenzia la sorella Loredana Zanini –. Abbiamo sempre respirato l’aria del volontariato nella nostra famiglia, molto inserita nelle attività parrocchiali: a me è venuto naturale provare a donare e sono rimasta ferma solo per la gravidanza».
«Anch’io ho cominciato appena maggiorenne, conscio che il dono del sangue è un gesto prezioso che può salvare una vita – aggiunge Diego Zanini –. Sono orgoglioso di aver raggiunto questo traguardo con i miei fratelli: speriamo che il nostro gesto possa essere d’esempio per molti altri». Tutti e tre, negli anni, hanno partecipato con diversi ruoli al consiglio direttivo della locale sezione di Fidas Verona.
Un altro record spetta alla famiglia Leso di Bosco Chiesanuova, per cui il dono è davvero una tradizione domestica. Sulla scia dell’esempio dei nonni Maria Morandini ed Egidio Leso, dello zio Giulio Leso e soprattutto del papà Giuseppe Leso, le sorelle Samanta (23 anni), Erika (22 anni) e Natasha (19 anni) sono delle entusiaste testimonial del dono. «Se avessimo potuto, avremmo iniziato anche prima dei 18 anni!», esclamano all’unisono.