Un balletto su TitkTok per avvicinare i giovanissimi al dono del sangue. È l’idea che è venuta ai donatori per abbassare l’età media di chi compie questo gesto volontario. Come? Facendosi trovare anche sul social network che usano di più, TikTok. E lanciando l’invito al dono attraverso altri giovani, per far riflettere i coetanei su questo gesto solidale, che non costa nulla. Si chiama “All of Me – A social story”, il breve video che racconta una mattinata al Centro trasfusionale di Borgo Roma. Protagonista è Adele Bressan, donatrice della sezione di Bovolone di Fidas Verona, che per coinvolgere i suoi amici nella donazione gira dei filmati di pochi secondi su TikTok insieme al personale sanitario. Il risultato? Guardandoli, gli amici si sentono invogliati a fare la visita per l’aspirantato. Il video è stato realizzato all’interno del progetto regionale “All of me – A choral story”, promosso da Fidas Veneto, Avis Regionale Veneto, Admo Veneto, Abvs e Tempio Internazionale del donatore, in collaborazione con le associazioni provinciali dei donatori. Finanziato dalla Regione Veneto con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali, il progetto si è sviluppato nei mesi scorsi con degli incontri di formazione. Sono stati 9 i partecipanti di Verona e Vicenza che si sono riuniti nella sede di Fidas Verona di Colognola ai Colli per la formazione e i laboratori interattivi di video storytelling, curati da Matteo Adamoli, docente di Pedagogia generale, Pedagogia della comunicazione e Digital storytelling dello Iusve, e dal videomaker Gioele Favaretto. Gli “alunni” sono poi passati davanti all’obiettivo, diventando gli interpreti autentici di una serie di brevi video partecipativi, concepiti per descrivere l’importanza dei valori della donazione e dell’altruismo, nonché la ricchezza del mondo del volontariato nel nostro territorio. Tra questi video, c’è quello realizzato appunto all’ospedale di Borgo Roma, grazie alla disponibilità del personale sanitario che si è prestato a comparire nelle riprese. «Tutti siamo stati chiamati a mettere in campo le nostre capacità, dall’idea alla scrittura del copione, fino a concretizzarla in video – racconta Alessia Balzanello, 29enne di Caldiero, volontaria di Fidas Verona –. Ho raccontato di come mi sono avvicinata a Fidas: la mia è una storia di famiglia; fin da bambina mio padre mi portava con lui alle attività associative. Per questo nel mio gruppo di progetto abbiamo pensato a un filmato sulle fasi della donazione, per raccontare ai più giovani, in maniera fresca e divertente, cosa accade dentro un Centro trasfusionale». A prestare il volto e il proprio canale social è stata Adele Bressan, 24 anni, della sezione Fidas Verona di Bovolone, che da qualche anno tende il braccio insieme alla gemella Anna e alla sorella maggiore Elisabetta. Il video veronese e gli altri 8 realizzati col progetto regionale “All of me – A choral story” sono stati proiettati di recente al Lago Film Festival di Revine Lago (TV). «Ringraziamo l’Azienda ospedaliera, che ci ha permesso di fare le riprese, e i giovani che si sono messi in gioco con entusiasmo per farsi influencer del dono tra i coetanei – dice la presidente provinciale di Fidas Verona, Chiara Donadelli –. Siamo certi che quest’esperienza farà presa su chi vedrà il video, che ci auguriamo diventi virale. La pandemia ci ha confermato che raccontare storie di dono sui social è fondamentale; è una modalità che portiamo avanti insieme agli incontri dal vivo, come le feste organizzate dalle nostre 79 sezioni e le manifestazioni di richiamo come la “24 Ore del donatore”, la staffetta di nuoto non stop che si terrà il 26 e 27 agosto alle Terme di Giunone di Caldiero per ricordare che il bisogno di sangue non si ferma mai, soprattutto d’estate».