Si è aperta questa mattina in Camera di Commercio la XXII Convention Nazionale dei Ricercatori in fibrosi cistica, la tre giorni scientifica promossa dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica-ETS (FFC Ricerca), che riunisce ogni anno i ricercatori e le ricercatrici dei progetti attivi, sia di rete che strategici, per discutere insieme dei risultati e delle nuove prospettive di cura.
Ancora una volta, Verona e il Veneto si confermano in prima linea nella lotta alla malattia. In occasione della conferenza stampa, è stato annunciato il riconoscimento di “farmaco orfano” da parte dell’Agenzia Europea per i Medicinali (European Medicines Agency- EMA) per la nuova molecola GY971 con effetti antinfiammatori in fibrosi cistica, sviluppata dalle Università di Padova e Ferrara e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, con il finanziamento della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica. Un importante risultato per la ricerca, che testimonia il ruolo centrale di Fondazione sulla scena internazionale nello sviluppo di soluzioni innovative nel trattamento di questa grave patologia.
Sono intervenuti: Matteo Marzotto, presidente della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, Carlo Castellani, direttore scientifico della Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica
Callisto Marco Bravi, direttore dell’AOUI Verona, Giulio Cabrini, Direttore Centro Ricerca Terapie Innovative per la Fibrosi Cistica – Università di Ferrara, Adriana Chilin, Docente di Chimica Farmaceutica – Università di Padova,Ilaria Lampronti, Docente di Biologia Molecolare – Università di Ferrara,Marco Prosdocimi, Managing Director – Rare Partners Srl Impresa Sociale e Elisa La Paglia, assessora alla Salute del Comune di Verona.
A segnare la tre giorni scientifica, quest’anno, è un’importante novità, che vede ancora una volta realtà di eccellenza del territorio protagoniste sulla scena internazionale nello sviluppo di soluzioni innovative nel trattamento della malattia genetica grave, tra le più diffuse. La nuova molecola con effetti antinfiammatori, GY971, sviluppata dall’Università di Padova, dall’Università di Ferrara e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, con il finanziamento della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, ha ottenuto l’attribuzione di “farmaco orfano” dall’Agenzia Europea per i Medicinali (European Medicines Agency – EMA), che le ha attestato la validità nel trattamento delle malattie rare. Tale riconoscimento è riservato a medicinali destinati al trattamento di malattie rare e prevede dall’Unione Europea incentivi per la ricerca, lo sviluppo e l’immissione in commercio di queste molecole. Lo status di “farmaco orfano” per GY971 è stato raggiunto grazie alla collaborazione con Rare Partners Srl Impresa Sociale, azienda non profit di Milano, nella persona del suo Managing Director Marco Prosdocimi.
“Siamo molto soddisfatti- ha detto Carlo Castellani, direttore scientifico di FFC Ricerca – di aver ottenuto la designazione di farmaco orfano per GY971. L’introduzione nell’uso clinico dei nuovi modulatori della proteina CFTR mutata nelle persone con fibrosi cistica ha prodotto grandi risultati nel controllo della malattia, ma l’infezione cronica e l’infiammazione polmonare persistono e vanno contrastate con nuove strategie e farmaci se vogliamo fermare definitivamente la progressione della malattia polmonare.