Tempo di saldi anche per l’abbigliamento solidale. Parliamo dei capi e degli accessori esposti al Bazar inaugurato lo scorso ottobre in via Marconi, 21 dalla Fondazione Fevoss Santa Toscana. Capi donati da tanti cittadini veronesi e rimessi in vendita secondo i principi dell’economia circolare con un costo minimo di base, con l’obiettivo di fare bene al Pianeta sostenendo il riciclo e di dare lavoro a persone che provengono da realtà difficili, visto che i guadagni serviranno per dare a loro dignità lavorativa. Da oggi e fino a fine febbraio su capi spalla, abiti, giacche, pantaloni e scarpe invernali sarà applicato uno conto del 50 per cento. «Sono stati tantissimi, oltre ogni nostra aspettativa, i veronesi che nei primi mesi di apertura del Bazar hanno aderito al nostro progetto di solidarietà donando non solo oggetti di antiquariato, vintage, modernariato nel settore arredamento e design, ma anche abbigliamento e accessori anche di pregio, in ottimo stato di conservazione. Come tanti sono stati i cittadini che hanno visitato il Bazar acquistandoli e donando loro nuova vita», spiega il presidente di Fondazione Fevoss Santa Toscana, Alfredo Dal Corso. «Ora l’esigenza è quella di liberare il più possibile locali e magazzini in vista del cambio di stagione. Ecco perché per alcune settimane abbiamo deciso di procedere anche noi ai ribassi». Infine, a pochi mesi dal via, Fondazione Fevoss Santa Toscana è impegnata anche in un nuovo progetto per far crescere la sartoria interna al Bazar Solidale. «La sartoria è finalmente operativa grazie a tre nostre volontarie che prestano servizio per riparazioni, orli, aggiustamenti d’abiti anche non acquistati nel Bazar», conclude Dal Corso. «Ci aspettiamo di aumentare il bacino di richieste e quindi finalmente di poter formare e dare lavoro alle persone meno fortunate». Intanto si cercano volontari che si prestino come commessi.