Un annullo postale per celebrare i 35 anni della Fevoss. Era infatti il 15 giugno del 1987 quando alcuni amici visionari, animati da spirito di servizio e confidenti nella Provvidenza, diedero vita ai primi tre gruppi di volontariato socio sanitario per raggrupparli in quella che divenne la Federazione dei Servizi di Volontariato Socio Sanitario. Le tre parrocchie di San Giuseppe Fuori le mura, San Pio X e Santa Croce, trasformando alcune aule del catechismo in ambulatori infermieristici, furono il primo teatro di prova della neonata organizzazione. Alla base, la consapevolezza che solo una nuova modalità integrata e rispettosa delle singole identità ed autonomie avrebbe potuto contribuire a rendere migliore la qualità di vita dei cittadini in difficoltà. Una visione che si concretizzò nell’anticipare ed integrare, in una logica di sussidiarietà con gli enti preposti, l’azione del volontariato senza sostituirsi alle competenze dei pubblici servizi. Nel tempo quel primo raggruppamento è cresciuto, acquisendo conoscenze e competenze, diventando un punto di riferimento nel territorio veronese per i servizi alle persone sofferenti ed in difficoltà ma anche per altre realtà della solidarietà organizzata che in Fevoss trovarono incoraggiamento e sostegno. Una storia di amorevole e disinteressato servizio verso i concittadini più fragili costruita giorno dopo giorno da molte persone generose. Oggi Fevoss realizza la propria missione grazie ad una rete che conta più di 300 volontari presenti in 15 comuni della provincia di Verona, ramificata in 17 tra gruppi ed associazioni operanti sul territorio.
Per celebrare questo importante anniversario, mercoledì 15 giugno dalle 9.30 alle 14.30 nella storica sede di via Santa Toscana 9 a Verona, sarà aperto uno sportello temporaneo di Poste Italiane dove sarà possibile stampigliare, su cartoline dedicate, un annullo postale speciale realizzato con la preziosa collaborazione dell’Associazione Filatelica Numismatica Scaligera. L’immagine celebrativa, una foglia e le sue nervature, è metafora della straordinaria capacità dell’amore a servizio della persona di giungere fino ai margini delle più lontane periferie con un collegamento (il picciolo) con le radici cristiane. Gli anelli rossi rappresentano invece il legame tra soggetti giuridicamente diversi, Fevoss con le Associazioni Federate e Fondazione Fevoss Santa Toscana, uniti dal comune ideale di promuovere una società che metta al centro il bene comune e l’ambiente. «Festeggiamo con orgoglio i primi 35 anni della nostra Fevoss», afferma il presidente Giancarlo Montagnoli, «ringraziando per quanto ci è stato dato modo di realizzare, ma soprattutto confermando la nostra volontà di contribuire alla costruzione di una società migliore per le generazioni future».