“Fedeltà all’uomo significa aprire gli occhi e il cuore ai poveri, agli ammalati, a coloro che non hanno lavoro, ai tanti feriti dell’indifferenza e di un’economia che scarta e uccide, aprirsi ai profughi in fuga dalla violenza e dalla guerra”. E’ uno dei passi significativi del videomessaggio che papa Francesco ha inviato ai partecipanti della VII edizione del Festival della dottrina sociale in corso fino a domenica al Cattolica Center. Un saluto fraterno il Papa lo ha rivolto a monsignor Zenti, vescovo di Verona, città che ospita il festival della dottrina sociale della Chiesa, a don Adriano Vincenzi. «Fedeltà è cambiamento – spiega don Vincenzi, coordinatore del Festival – significa che non si guarda solo indietro, non ci si guarda solo attorno, ma si guarda in avanti. Con questa settima edizione vogliamo cambiare la prospettiva: cosa succede se guardiamo al mondo in rapido cambiamento da un punto di vista differente? Non è un caso che proprio quest’anno ci sia una forte componente internazionale. Ma parleremo anche di Africa, una terra strategica perché, oltre a dare il pane, è necessario formare le coscienze: solo allora ci può essere vera autonomia». A inaugurare la settima edizione è stato infatti il cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis. Gremitissima la platea, che ha visto la presenza dei vertici del gruppo Cattolica, Paolo Bedoni e Alberto Minali. A rappresentare il Comune non è mancato naturalmente il sindaco Federico Sboarina. Al completo anche le istituzioni con il prefetto Salvatore Mulas e il nuovo questore Ivana Petricca. Tanti giovani in prima fila ad ascoltare. Il Festival della Dottrina Sociale da sempre riserva molta attenzione ai giovani, lanciando loro un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro. Quest’anno si è scelto di proporre la storia di Anna Fiscale, quale esempio di iniziativa imprenditoriale di successo, improntata al bene comune. All’interno di un contesto informale e dinamico, qual è il momento dell’aperitivo, l’imprenditrice veronese ha presentato infatti la propria esperienza alla guida del Progetto Quid, cooperativa sociale nata nel 2013 dalla volontà di sperimentare il reinserimento lavorativo di donne in difficoltà, attraverso il loro impiego in attività produttive che rispondano a logiche di mercato e che allo stesso tempo stimolino una partecipazione attiva alla bellezza e alla creatività. Attivo nel settore della moda, Progetto Quid ha ricevuto nei mesi scorsi anche il Premio “Angelo Ferro per l’innovazione sociale”.