“Festeggiati qui gli 80 anni di Bagnoli” – A SPASSO PER VERONA. Andiam per Trattorie Eccoci ai “Tri Ori” di San Felice Extra: “Piatti da assaggiare e quell’idea di famiglia”

“Devi aspettarmi 10 minuti, perchè sto facendo la pearà”. Esordisce così Nicola Padovani, paron della trattoria Tri Ori: “Ho lasciato il nome che avevano dato i soci iniziali, e visto che erano in tre,
han voluto chiamarlo così”.
Da vent’anni cuoco nel suo locale di San Felice Extra, alle porte di
Borgo Venezia. E da dieci, aiutato nell’accoglienza in sala dal fidato collega/amico Daniele
Galvetto: “La passione per la cucina l’ho presa da mio cugino, e dopo la scuola alberghiera che in
quegli anni era solo a Bardolino, ho iniziato a girare l’Italia e l’Europa. Con Daniele ci siamo
conosciuti a La Bottega del Vino, e poi ritrovati qui”.
La riproduzione del quadro di Bruegel
“Banchetto Nuziale” a coprire un’intera parete e, nelle altre, le foto di una Verona del passato, a
mostrare tutta la passione per la sua città. 30 posti a sedere, in un’atmosfera che fa “tanto
domenica”, tra piatti genuini e l’accoglienza di casa.
Nicola, è una cucina principalmente veronese quella che proponi?
In realtà è più una cucina del territorio, perché non è che la tradizione veronese abbia tantissimi
piatti. Noi proponiamo il coniglio, il fegato alla veneziana, la tagliata alla griglia con le olive, vista
la zona. E soprattutto il risotto, che è il nostro cavallo di battaglia.
Risotto a che gusti?
Dipende dal momento, ora è il periodo della zucca, oppure più avanti ci sarà quello con gli asparagi di Mambrotta. E poi le veronesità in qualche modo le facciamo sempre, come fuori menù o su richiesta: tipo oggi, abbiamo gli gnocchi con la pastissada e il bollito con la pearà.
Se pensi al tuo locale, qual’è la prima cosa che ti viene in mente?
Forse il concetto di famiglia, che era un po’ la direzione che volevamo dargli. Un luogo intimo,
accogliente, e alla portata di un portafoglio da papà. Anche per questo non proponiamo menù da lavoro, e siamo chiusi solo il mercoledì, il “vecchio” mercoledì di coppa, come mi piace chiamarlo.
Clientela quindi principalmente veronese?
Diciamo di sì, anche se prima del covid c’era una bella fetta di turismo legata al vino e al resto dei
prodotti che la nostra zona propone. E poi qualche volta vengono a trovarmi degli ospiti speciali.
E chi sarebbero?
Gli ex calciatori del Verona, e soprattutto il compleanno per gli 80 anni di Bagnoli è stato fatto qua. C’erano tutti, e all’inizio il mister se ne stava quasi andando, perchè non li aveva riconosciuti. Che serata!

LA RICETTA. “Ecco lo sformato di parmigiano”

Sformato di parmigiano servito con pancetta arrotolata
Dicci gli ingredienti.
Uova, parmigiano e panna da cucina.
Come lo prepari?
Mescolo tutto assieme per far il composto, e poi inforno dentro a degli stampini. Cotto a
bagnomaria per 40 minuti a 150 gradi. E alla fine aggiungiamo della pancetta arrotolata.
Vino?
Un Valpolicella classico, Torre del Falasco.
Prezzi?
Coperto 2€, primi 9, secondi 13, dolci 4