“Strano che il consigliere Tommasi si sia accorto di un neon bruciato e non del nuovo laboratorio, novità allestita appositamente per la riapertura” spiega l’assessore alla Cultura Francesca Briani.
Tommasi aveva evidenziato nei giorni scorsi lo stato, a suo dire di degrado, in cui versa il Museo di Storia di Verona. Immediata la replica dell’assessore alla cultura Briani. “Così come sembra non essersi accorto della nuova sala multimediale, delle rinnovate biglietteria, sala accoglienza e bookshop, della pavimentazione rifatta sia al piano terra che al primo piano. Interventi importanti per migliorare l’esperienza dei visitatori. Purtroppo il nubifragio dello scorso agosto ha danneggiato pesantemente tutti i nostri musei, compreso Palazzo Pompei, dove sono già stati sostituiti oltre 200 vetri rotti, mentre sono in corso di esecuzione gli altri lavori compresa la sistemazione di pavimenti ed impianti’.
L’assessore Briani allarga poi il tiro, anticipando il programma dell’Amministrazione proprio in riferimento alla funzione del Museo di Storia. “Per quanto riguarda la progettualità il focus dell’Amministrazione comunale è proprio sul Museo di Storia Naturale che, ricordo, non è solo uno spazio espositivo, ma un punto di riferimento per la comunità scientifica internazionale, quale centro di studio e ricerca, e per la didattica, per dare attenzione a giovani e giovanissimi. Inoltre abbiamo predisposto il progetto per il restauro completo del complesso monumentale sanmicheliano che prevede il riallestimento integrale delle sale espositive, con nuovi impianti tecnologici e di sicurezza. Un dossier da 10 milioni e mezzo di euro che non è nel cassetto ma sulla scrivania, pronto ad essere inviato al Ministero e a rientrare nel Recovery fund, Piano nazionale di ripresa e resilienza”.