“I metalmeccanici non ci stanno, la salute e’ più importante del profitto”, si legge in una nota inviata ieri in redazione. “E’ stata dura in queste settimane continuare ad ascoltare i bollettini con i numeri degli infettati, vedere le strade vuote, avere i figli a casa e continuare ad andare a produrre per otto ore in fabbrica a stretto contatto anche con centinaia di colleghi, come se nulla fosse cambiato, come se la fabbrica fosse una sorta di zona franca dal virus”.
“Ma i nostri delegati hanno fatto la differenza” prosegue il comun icato”, riuscendo ad ottenere, prima tutte le misure di sicurezza utili per lavorare con un minimo di tranquillità, in tante Aziende non veniva garantito un minimo di igiene e alcune risolvevano la cosa chiudendo i servizi quali docce,mense e spogliatoi, ma da ieri i nostri delegati chiedono la sospensione totale delle attività produttive, come annunciato da Fiom, Fim e Uilm nazionali, per sanificare gli ambienti e arginare i contagi., spogliatori e mense!!! Sono tante le Aziende metalmeccaniche chiuse da oggi, alcune anche hanno anticipato la cassa per crisi o hanno aumentato l’uso di quella già aperta, tante la chiederanno per gestire questa emergenza e la paura dei lavoratoti ad entrare in fabbrica, altre hanno fatto accordi con la RSU per rallentare la produzione, in alcune siamo ricorsi allo SCIOPERO. Fermiamoci prima che il virus si diffonda nelle Aziende e si debba chiudere per forza, già abbiamo un dato altissimo di morti per infortunio sul lavoro, non aggiungiamo un’altra lista”.