Una piccola pace (Feltrinelli) di Mattia Signorini è un romanzo potente e commovente, ispirato alla storia vera di due ragazzi, due soldati semplici che su fronti opposti diedero vita alla Tregua di Natale del 1914 fra le truppe inglesi e quelle tedesche.
Nel 1933, poco dopo l’ascesa al potere di Hitler, un padre si mette in viaggio con il figlio, spinto dal desiderio di tornare nei luoghi delle Fiandre che hanno segnato la sua vita. Solo una volta giunto a Ypres, l’ex soldato tedesco è in grado di ripercorrere una storia che, nonostante l’atrocità della guerra, somiglia a una favola a cui bisogna semplicemente affidarsi. Al centro c’è la figura del fuciliere inglese William Turner, orfano di madre, arruolatosi convinto che il suo servizio volontario abbia lo scopo di salvare vite. La realtà riduce quelle illusioni a brandelli, ma, pur stanco di combattere, William Turner si ostina a tenere fede alla sua promessa. Sorretto da un coraggio del tutto diverso dall’eroismo, trova sul fronte l’amicizia e incontra persino l’amore, l’esperienza antitetica alla guerra