Fedrigoni prende il Compasso d’Oro Riconoscimento all’album manoscritto “I segni delle antiche cartiere fabrianesi”

La Fondazione Fedrigoni Fabriano ha ricevuto la Menzione d’Onore
La Fondazione Fedrigoni Fabriano ha ricevuto la Menzione d’Onore

“I segni delle Antiche Cartiere Fabrianesi”, l’Album manoscritto di Augusto Zonghi curato da Livia Faggioni e dato alle stampe nel 2021 dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano, è stato insignito della Menzione d’onore durante la cerimonia che i ha visto premiati all’ADI Design Museum di Milano i vincitori del prestigioso Compasso d’Oro ADI 2024, giunto alla settantesima edizione.

A poco più di un secolo dalla morte del famoso filigranologo fabrianese, infatti, la Fondazione Fedrigoni Fabriano ha deciso di stampare nel 2021 la prima edizione dell’Album manoscritto tra il 1882 e il 1884, ancora oggi punto di riferimento per storici, paleografi e filologi nella datazione di documenti sine data et loco, grazie ai 1.887 “segni” (filigrane) ordinati in senso iconico e cronologico e riprodotti “al naturale”.

Il volume – la cui veste editoriale è stata curata da Simone Scimmi Design Studio – è accompagnato da un’edizione critica italiano-inglese, le “Note all’Album”, con la testimonianza internazionale di Sylvia Rodgers Albro, Senior Paper Conservator della Library of Congress di Washigton (USA), e della ricercatrice Elena Santilli.

Gli oggetti premiati e quelli che hanno ottenuto la Menzione d’onore entreranno a far parte della Collezione Compasso d’Oro, esposta in maniera permanente all’ADI Design Museum. Inoltre, sarà allestita una mostra che resterà aperta fino al 16 settembre e presenterà al pubblico una selezione di 174 tra i prodotti di questa edizione.

Il premio Compasso d’Oro

Sono stati assegnati 20 premi Compasso d’Oro, cui si sono aggiunti i Compassi d’Oro alla carriera e 39 Menzioni d’onore.

Tutti i manufatti che hanno partecipato al concorso erano compresi nelle preselezioni di ADI Design Index 2022-2023 e sono stati proposti a una giuria internazionale composta da Maria Cristina Didero, autrice e curatrice indipendente; Luciano Galimberti, designer e presidente ADI; Francisco Gómez Paz, designer; Renata Cristina Mazzantini, direttrice della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma; Toshiyuki Kita, designer e Ambassador del Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka.

Nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti, il Compasso d’Oro mira innanzitutto a valorizzare la qualità dei progetti: in settant’anni di storia sono stati assegnati oltre 370 riconoscimenti che hanno dato origine a una collezione storica riconosciuta nel 2004 dal Ministero del Beni Culturali come “bene di eccezionale interesse artistico e storico”.

Una qualità che nei decenni è mutata, seguendo l’evoluzione della cultura e della società, ma che rimane il punto di riferimento del premio.