Federconsumatori Verona, dopo almeno 150 richieste d’aiuto da parte di investitori veronesi raggirati, organizza per domani, venerdì 16 ottobre, e venerdì 23 ottobre due incontri per fornire tutti i chiarimenti sulla consegna delle pietre e sulle procedure da seguire per l’insinuazione al passivo fallimentare.
La curatrice del fallimento di una delle due società coinvolte, Idb (Intermarket Diamond Business) Spa di Milano, l’avvocato Maria Grazia Giampieretti, ha infatti comunicato la possibilità, previa insinuazione al passivo fallimentare, di recuperare il 15 per cento del valore delle pietre, inizialmente sequestrate e successivamente dissequestrate dalla Procura milanese nell’ambito delle indagini per truffa.
«Mentre Unicredit e Banca Intesa, per esempio, hanno già provveduto a rimborsare del 100 per cento gli investitori, chi aveva acquistato le pietre preziose con Banco Bpm si è visto finora restituire solo il 40-60 per cento», spiega Alberto Mastini, presidente di Federconsumatori Verona. «Per questi ultimi ora è possibile intervenire per recuperare un ulteriore 15 per cento. Nelle due assemblee in programma spiegheremo appunto come».
Nel settembre scorso, la Procura di Milano ha chiuso intanto il nuovo filone dell’inchiesta sulla maxi truffa, che ha portato a circa mezzo milione di profitti illeciti, in vista della richiesta di rinvio a giudizio di 72 persone.