Farmacie dei servizi: in Veneto si consolida il modello

Potenziare il servizio sanitario regionale in tutto il territorio veneto con il coinvolgimento diretto delle farmacie, pubbliche e private, convenzionate con il sistema sanitario regionale: è lo scopo delle Farmacie dei servizi che grazie alla presenza capillare sul territorio diventano un presidio della salute della cittadinanza, non solo attraverso la distribuzione dei farmaci, ma anche con l’esecuzione di molteplici attività.

Dagli screening alla somministrazione di vaccini; dalla prenotazione di prestazioni all’esecuzione di test diagnostici. Un nuovo modello organizzativo, sostenuto anche con i fondi della Missione 6 ‘Salute’ del PNRR, che sta prendendo sempre più piede nella nostra regione.

Farmacie dei Servizi: come funzionano

“Oltre alle attività già svolte in Veneto come ad esempio lo screening del colon retto, le vaccinazioni antinfluenzali, o ancora i test che prevedono il prelevamento del campione biologico a livello nasale, salivare o orofaringeo, – spiega l’assessore alla Sanità – il gruppo di lavoro specifico, appositamente costituito dalla Regione del Veneto, sta studiando la possibilità di ampliare le attività in fase di sperimentazione e di progettarne altre, di nuove, molto innovative”.

Il servizio Farma cup, ad esempio, consente la prenotazione delle prestazioni specialistiche rientranti nei LEA e il ritiro dei referti da parte degli utenti (ad eccezione di quelli che prevedono la consegna di CD) attraverso gli stessi applicativi CUP in uso nei distretti sanitari di riferimento.

Al momento sono circa 600 le farmacie aderenti su 1500 (il 40%). È diventata inoltre attività ordinaria delle farmacie la distribuzione di farmaci o dispositivi medici, come quelli per l’automonitoraggio e l’autogestione del diabete.