Spazi esterni utilizzabili dalle farmacie del Veneto per erogare, in maniera uniforme, le prestazioni alla cittadinanza. E’ un altro importante tassello per la “farmacia dei servizi” quello arrivato dalla Regione del Veneto che, nella Delibera di Giunta pubblicata sul Bur ha sancito l’«Approvazione del documento recante indirizzi per l’utilizzo, da parte delle farmacie di comunità della Regione del Veneto, di locali, anche esterni alle stesse, per l’erogazione di servizi sanitari». Il provvedimento regionale garantisce così uniformità di applicazione armonizzando le disposizioni e consentendo di superare eventuali difficoltà nell’interpretazione della norma a livello locale. Il ruolo delle farmacie viene rafforzato nell’ambito della rete assistenziale regionale a beneficio della cittadinanza.
«La deliberazione della Regione del Veneto è importante perché fornisce un quadro regolatorio chiaro e definisce l’uniformità, su territorio regionale, di norme utili a superare criticità interpretative da parte di alcune ULSS. Queste linee guida, stabilite in base al buon senso, servono affinché tutte le farmacie siano messe nelle condizioni di erogare i servizi chiesti dalla cittadinanza, tanto in locali esterni anche a farmacia chiusa quanto in locali in rete con altre farmacie, senza dover sottostare a requisiti stringenti – sottolinea Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto che associa circa 1.200 farmacisti».
I locali esterni dovranno essere autorizzati dalle Aziende ULSS competenti. I locali distaccati da quelli di farmacia diventano così sempre più presidi sanitari di prossimità.