Pronti per Tokyo. Per i pongisti veronesi Michela Brunelli e Federico Falco si avvicina il grande momento delle Paralimpiadi, che si svolgeranno in Giappone dal 24 agosto al 5 settembre. I due azzurri si erano qualificati già lo scorso anno, ma poi i giochi sono slittati al 2021 a causa della pandemia. In tutto saranno sette gli atleti di tennis tavolo a battersi per una medaglia: oltre a Brunelli e Falco, la friulana Giada Rossi, l’italo-tunisino Ahmine Kalem, il ligure Matteo Orsi, il triestino Matteo Parenzan e il padovano Andrea Borgato, che fino all’anno scorso si sono allenati al centro federale Palamasprone di Verona.
“Abbiamo recuperato molto bene dopo il primo lockdown dell’anno scorso – spiega Elisa Gobbetti, fisioterapista di Eom Italia, che ha seguito gli atleti nel periodo di preparazione –. Federico Falco aveva anche subito un infortunio alla gamba, ma ha recuperato molto bene. Michela soffriva per il tunnel carpale, ma le continue sedute di fisioterapia a cui si è sottoposta l’hanno portata a un livello di benessere molto buono e a recuperi più veloci. Sono sicura che qualche medaglia la porteremo a casa”.
Per Michela Brunelli, 47 anni di Bussolengo, ottava in classe 3, quella di Tokyo sarà la quarta partecipazione a cinque cerchi dopo Pechino, Londra e Rio: “Mi sento pronta e carica – dice -. Sto ultimando la preparazione, poi il 18 agosto prenderò l’aereo. Io giocherò il 25. L’Oriente mi porta fortuna: nell’individuale a Pechino arrivai quarta nel singolo e agguantai l’argento a squadre con Giada Rossi. Abbiamo un grande feeling, siamo una squadra forte e riproveremo a prendere una medaglia. Chi temo? La svedese Anna-Carin Ahlquist, prima al mondo nella mia categoria, ma anche le cinesi e le coreane. Arcigli, in nove anni, ci ha portato ad altissimi livelli e con Eom abbiamo fatto un grande lavoro sulle articolazioni e sui muscoli, che sono sempre in tensione”.
Federico Falco, 27 anni, vive a Verona ed è il futuro della federazione. Ottavo in classe 1, vanta un oro ai Mondiali e un argento e due bronzi agli Europei. “Questa sarà la mia prima Olimpiade e ogni giorno che passa salgono l’emozione e la felicità – riferisce -. Non parto da favorito, ma farò di tutto per mettere i bastoni nelle ruote a gente che ha molta più esperienza di me, come i coreani. Con il mio compagno di squadra Andrea Borgato abbiamo vinto l’oro a squadre ai Mondiali, ma quest’anno sarà più dura perché la nostra categoria sarà accorpata alla classe di disabilità 2 e quindi incontreremo atleti con una maggiore capacità di movimenti. Però partiamo liberi di testa e daremo il cento per cento per salire sul podio”.