Il Comune di Verona ha istituito l’assessorato al Terzo Settore per potenziare, valorizzare ed accrescere la rete collaborativa tra Amministrazione Comunale ed Enti del Terzo Settore, e rispondere nel miglior modo possibile ai bisogni dei cittadini. Obiettivo è dar vita ad un rapporto su tutto il territorio che non sia tradizionalmente gerarchico, ma basato su una fattiva co-programmazione.
Fondamentale però è riuscire ad intercettare tutte le realtà che operano nelle territorio. Ecco perché un primo importante passo è la Mappatura del Terzo Settore nel Comune di Verona, iniziativa dell’Assessorato al Terzo Settore, in sinergia con le 8 Circoscrizioni del Comune di Verona e con il supporto dell’Ufficio Statistica, iniziata lo scorso 19 maggio e che terminerà il 31 dicembre.
Attraverso la compilazione di un questionario le realtà del Terzo Settore Veronese permettono al Comune di avere una dettagliata conoscenza della geografia e demografia che lo caratterizzano, così come dei progetti, i servizi attivi e target intercettati.
A cinque mesi dal via oggi è stato fatto un primo punto della situazione, dopo aver analizzato 270 questionari pervenuti (in totale ne sono pervenuti 310 ma non tutti avevano i requisiti minimi ai fini dell’analisi). Un primo step per capire quali sono e come sono distribuiti i vari servizi e attività degli ETS, a chi si rivolgono, e dove ci possono essere spazi di collaborazione tra ETS stessi e Pubblica Amministrazione ed ETS.
I primi risultati. Dai primi dati rilevati è emerso che la concentrazione geografica di sedi principali/legali degli ETS sono nelle Circoscrizioni 1^, 2^ e 3^, mentre la Circoscrizione più sedi operative, rispetto al 28% dichiarato, è la 5^.
Due terzi degli enti che hanno partecipato al questionario sono iscritti al Registro Nazionale Terzo Settore, e chi non lo ha fatto è principalmente per la difficoltà a gestire adempimenti burocratici e per indecisione a proseguire.
La grande maggioranza delle Attività di Interesse Generale, così come definite dall’art. 5 del Codice del Terzo Settore, è costituita da attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, interventi e servizi sociali, attività di educazione, istruzione o formazione professionale.
La maggior parte degli ETS che hanno risposto sono Associazioni di Promozione Sociale (APS) e Organizzazioni di Volontariato ODV, che insieme formano quasi il 75% delle risposte.
Le aree di intervento di cui gli ETS si occupano a Verona sono molteplici: spaziano dalla promozione di attività culturali e artistiche all’animazione territoriale per anziani ed anche per giovani, doposcuola, manutenzione e pulizia di spazi pubblici, inserimento lavorativo per persone svantaggiate, facilitazione dell’accesso alle competenze digitali; alloggio sociale, supporto ospedaliero per pazienti pediatrici, e moltissime altre. Queste attività hanno un grosso impatto sul miglioramento delle opportunità e condizioni di vita di tanti cittadini.
“È stato fatto un lavoro veramente entusiasmante e ricco di soddisfazioni – ha commentato l’assessore al Terzo settore Italo Sandrini -. La Riforma del Terzo Settore esiste dal 2017, ma come tutte va poi calata a terra, riuscendo in modo fattivo a mettere le norme a regime”.