Montipò 6 – Reattivo sul destro da pochi metri di Calabria, che s’era insinuato con allarmante facilità in area di rigore. Tonali lo fulmina con un doppio tap-in: impossibile opporvisi, così come al fulmine di Florenzi che chiude i giochi.
Casale 5 – TGV Leao è incontenibile. Lui si arrabatta con i mezzi di cui dispone, ma finisce spesso per essere sverniciato. Dal 79′ Sutalo 5.5 – Entra in tempo per perdersi Florenzi sul colpo del k.o. milanista.
Gunter 6 – E’ l’unico dei tre centrali a salvarsi. E non era facilissimo contro il Milan.
Ceccherini 5.5 – La catena di sinistra balla che è un piacere quando il Milan preme sull’acceleratore. Qualche leggerezza condonata dagli avanti rossoneri: non sul pari di Tonali, che gli sfila davanti e beffa Montipò. Dal 66′ Hongla 5,5 – Ingresso timido: anziché mordere, si lascia sovrastare.
Faraoni 7 – Contro le grandi si esalta spesso. Elettrici i duelli con la fascia sinistra del Milan, in pieno stile Faraoni (e Tudor) il gol da quinto a quinto che apre i conti. Dal 66′ Depaoli 5.5 –
Tameze 6 – Tudor si aspettava probabilmente Kessie in posizione di trequartista: preso atto delle scelte di Pioli, decide di francobollarlo a Krunic. Chiude da braccetto: eclettismo elevato a potenza.
Ilic 5.5 – Notte complicata. Se la vede spesso con Tonali e non è il massimo della vita. Regia “oscura”, troppo peruno come lui.
Lazovic 6,5 – Al primo vero affondo, sforna il cioccolatino per il colpo di testa di Faraoni. Determinante, come sempre.
Barak 5 – C’è ma non si vede. Il Milan gli annebbia le idee e finisce per correre inutilmente dietro a Leao, sul secondo gol. Serataccia.
Simeone 5 – Ha un’occasione enorme al 35′: colpo di fucile che fa la barba al palo e sbatte sull’esterno della rete. Troppo poco, comunque, per il Cholito. Dal 72′ Lasagna 6 – Dà quantomeno la scossa. Non basta, ma l’atteggiamento è quello giusto.
Caprari 6- Il dosaggio per la volata a sinistra di Lazovic è quasi clinico: Ilic lo propizia con una traccia che affonda come una lama nel burro, ma mezzo 1-0 è suo.
Igor Tudor 5.5 – Il suo Verona dura un tempo: quando il livello d’intensità scema, la qualità fa la differenza.