Montipò 6 – Personalità nelle uscite, sui due gol è esente da colpe. E non ha grande lavoro da sbrigare. Fossero tutte così le partite…
Dawidowicz 7 – Grandissima partita su Abraham, uno spauracchio reso innocuo. Il “Dawid” gialloblù mostra tutte le sue qualità. Bravo.
Gunter 7 – Provvidenziale praticamente sempre. Impeccabile dall’inizio alla fine, un muro nelle battaglie uomo su uomo. E pulito nelle giocate in cui fa ripartire l’Hellas.
Ceccherini 5 – Maluccio, una delle pochissime note stonate. Una giornataccia, può capitare anche a quelli bravi come lui.
Dal 46′ Magnani 6,5 – Entra bene, mantiene alta la concentrazione e nel finale si rende molto utile nel respingere il forcing giallorosso.
Faraoni 7.5 – Il gol è da dieci, con lode. La prestazione di alto livello, come spesso gli capita. Un giocatore-chiave, anche per la maturità che dimostra in ogni fase di gioco.
Barak 7 – Si conferma il miglior realizzatore dell’Hellas Verona facendosi trovare pronto su un pallone ribattuto in area da Rui Patricio. E’ uomo-ovunque del Verona, anche quando gioca più basso rispetto al solito.
Ilic 5,5 – Corre tanto, come sempre. E’ il regista della squadra, l’uomo chiamato a inventare qualcosa nell’avvio dell’azione, di solito in verticale. E’ sfortunato nel confezionare un autogol nel tentativo di difendere. Ma non è, comunque, il miglior Ilic.
Lazovic 7 – Crea diverse difficoltà sul lato destro della Roma e quello forte del suo Hellas. Corre tanto, su e giù sulla fascia, fornendo la solita prova generosa e qualitativa. Dall’82’ Casale s.v.
Bessa 6- Sorpresa di giornata: arriva Tudor ed è titolare. Ripaga la scelta dell’allenatore, più sul piano della quantità che della qualità. Ma la risposta è comunque positiva Dal 65′ Tameze 6 – Entra per dare maggiore solidità a centrocampo e ci riesce.
Caprari 7,5 – Quando ritrova il suo passato di adolescente, il ragazzo cresciuto nella Roma si scatena. Favorisce l’1-1 con un cross basso e si regala la quarta rete contro i giallorossi della carriera con un tiro a giro imprendibile. Sfiora pure il 4-2. Sarà il dente avvelenato dell’ex? Dal 78′ Hongla s.v.
Simeone 6,5 – Svaria su tutto il fronte offensivo, smista tanti palloni e fa anche da rifinitore. Suo l’assist per la meraviglia di Faraoni che vale i tre punti. Dal 64′ Kalinic 6 – Un paio di sponde buone, poi si limita a spendersi nella prima pressione.
Igor Tudor 7 – L’aggressione alta per il recupero palla nella metà campo avversaria è nel DNA nel Verona ormai e lui non snatura la squadra al debutto. Stesso modulo della gestione precedente, stessi principi di gioco uomo su uomo. Va sotto, la ribalta, viene rimontana e passa di nuovo. Poi diventa una partita a scacchi con Mourinho: mossa e contromossa. Alla fine ha la meglio meritatamente. Una prima da ricordare.