Enrico Marcolini, esperto di sicurezza informatica e Claudio Marchesini, specializzato in strutturazione reti aziendali, sono due professionisti veronesi autori del libro IL TUO AMICO HACKER, ricco di tecniche, strumenti, software e strategie per tenere alla larga dai propri dati sensibili i criminali informatici in casa, come in azienda.
Alla domanda se si è coscienti di chi possa minacciare i nostri dati personali, sono davvero in pochi a saper dare risposte esaustive e complete. Ed ecco perché è il caso di affidarci al dottor Marc, che chiediamo ai nostri autori di presentarci.
«Il dottor Marc è un team di professionisti che mette la protezione dei dati al primo posto, strutturando sistemi tecnologici che garantiscono l’operatività continua ed in totale sicurezza dei propri clienti, riducendo al minimo possibile il rischio informatico.»
Quanto è fondamentale la protezione e la sicurezza dei propri dati personali?
«Crediamo non solo a livello di tutela personale, ma fondamentale anche dal punto di vista legislativo. I dati personali sono informazioni da proteggere, perché finite in mani di un malintenzionato possono diventare un mezzo efficacissimo per compiere azioni pericolose e ricattatorie. Quindi, il singolo individuo deve tutelarsi ed evitare di sbandierare i propri dati ai quattro venti, così come chi li raccoglie, come le aziende di telefonia, sondaggi, etc., devono preoccuparsi di chiedere solo quelli strettamente necessari ad adempiere eventuali impegni contrattuali, anche in virtù del rispetto dei requisiti disposti dal Garante della Privacy.»
È così facile entrare in un pc e rapire dati privati?
«Spesso è più facile di quel che sembra. Non dobbiamo nasconderci dietro a frasi come “ormai sanno tutto di me” oppure “non ho nulla da nascondere”. Noi dobbiamo proteggerci e rendere la vita difficile ai malintenzionati, che sono ovunque, spesso dietro ad insospettabili click. Ovviamente, -prosegue a descrivere Enrico Marcolini- tutto parte da noi in primis, evitando di attirare malintenzionati con azioni non ragionate: giusta attenzione prima di aprire una mail, fornire solo determinati dati privati, o sbandierare sui social i nostri interessi e passioni. Immaginate quanti possono essere i PC domestici sprovvisti di software antivirus adeguato, che vuole dire far entrare in casa qualcuno avendo la porta sempre spalancata.»
Quale è il primo passaggio per non incorrere nei rischi della pirateria informatica?
«Non sottovalutare mai il problema. Non possiamo essere mai certi che i nostri dispositivi siano protetti, come non possiamo dire, e mi ripeto: “sanno già tutto di noi”. Tocca sempre ragionare su cosa stiamo condividendo, e se i dati che ci vengono richiesti siano realmente necessari ad essere divulgati. Anche dietro ad un semplice sondaggio si può nascondere un tentativo di attacco informatico.»
IL TUO AMICO HACKER di Enrico Marcolini e Claudio Marchesini – Bruno Editore –